La ciclabile da brividi è già uno spettacolo

Lo stato dei lavori alla ciclabile di Limone, nel tratto a picco sul lagoIl «prima» e il «dopo»: dalla parete originaria al percorso ciclabile
Lo stato dei lavori alla ciclabile di Limone, nel tratto a picco sul lagoIl «prima» e il «dopo»: dalla parete originaria al percorso ciclabile
Lo stato dei lavori alla ciclabile di Limone, nel tratto a picco sul lagoIl «prima» e il «dopo»: dalla parete originaria al percorso ciclabile
Lo stato dei lavori alla ciclabile di Limone, nel tratto a picco sul lagoIl «prima» e il «dopo»: dalla parete originaria al percorso ciclabile

Luciano Scarpetta Solo 11,1 chilometri di strada inerpicata sulla roccia separano Limone, l’ultimo Comune della sponda bresciana, con la trentina Riva del Garda. In questo tratto di confine sta per essere realizzata la pista ciclabile più bella d’Europa. I LAVORI nonostante le festività natalizie continuano senza interruzione per completare il segmento che da Capo Reamol in terra bresciana, conduce fino al monumento di confine tra le due Regioni, quello più spettacolare di circa due chilometri realizzato interamente a sbalzo sul lago. L’altro giorno la ditta trentina GeoRock srl, in collaborazione con gli elicotteri della LagorAir, ha completato la posa di tutti i supporti metallici destinati a sostenere la passerella ciclopedonale a brivido sul lago. Nei prossimi giorni inizierà la posa delle prime lastre in cemento della pista vera e propria e se tutto procederà senza intoppi, il tratto bresciano sarà inaugurato con l’inizio del stagione turistica. A conti fatti l’intero tratto ciclopedonale da Limone a Riva costerà la bellezza di 32 milioni e 850 mila euro, somma per buona parte pagata dalla Provincia di Trento eccezione fatta per il primo tratto di circa 4 chilometri inaugurato nel maggio 2013, che dal borgo di Limone conduce a Capo Reamol, del costo di un milione e 200 mila euro, cofinanziato in questo caso da Regione e Provincia. IL RESTO, i 7 milioni e 620 mila euro necessari per realizzare 1,8 km di tracciato da Capo Reamol al confine col Trentino, sono stati finanziati nel 2013 dal fondo ex Odi per i Comuni di confine. I restanti 24 milioni per i 5,5 km trentini, saranno coperti da Stato e provincia di Trento: l’inizio dei lavori è previsto in primavera inoltrata 2018. Il motivo dello sfasamento temporale del pezzo trentino con la tratta bresciana è la problematica gestione delle spese in conto capitale della provincia autonoma di Trento, ora superato. Il primo dei tre lotti previsti dal progetto, da Riva alla galleria Orione, costerà 2,2 milioni. Il secondo, dal costo di 12,5 milioni, consentirà invece di arrivare fino alla galleria Titano; il terzo e ultimo da 9,3 milioni si congiungerà col confine lombardo, «contatto» previsto nel 2021. •

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