Movimento 5Stelle
all’attacco «La Tav
sconvolge il territorio»

L’alta velocità ferroviaria torna in Consiglio comunale a Desenzano
L’alta velocità ferroviaria torna in Consiglio comunale a Desenzano
L’alta velocità ferroviaria torna in Consiglio comunale a Desenzano
L’alta velocità ferroviaria torna in Consiglio comunale a Desenzano

L’ombra della Tav sul Garda e su Desenzano: il Movimento 5 Stelle, in vista del prossimo consiglio comunale convocato per domenica sera alle 20.30 interroga il sindaco e la maggioranza sulle ultime novità in merito all’opera dell’alta velocità tra Brescia e Verona, e in particolare chiede lumi su «quali azioni intenderà attuare l’amministrazione, in vista della procedura di avvio dei cantieri più volte minacciata dai vertici Rfi». Non solo: l’interrogazione protocollata proprio in questi giorni è anche l’occasione per ribadire la contrarietà del Movimento al progetto (approvato in via definitiva il 10 luglio scorso). «Il territorio comunale di Desenzano - scrive il consigliere Andrea Spiller - verrà direttamente interessato dalla realizzazione dell’opera, venendone attraversato per diversi chilometri, prevedendo l’esproprio di molti terreni coltivati, abitazioni, cascine e attività, il rifacimento di tutti i cavalcavia che attualmente consentono il superamento dell’autostrada A4, lo stravolgimento della viabilità interna nelle zone interessate dai cantieri, un impatto devastante sull’assetto paesaggistico e idrogeologico dei territori coinvolti».

Non manca un riferimento all’ultimo evento sismico con epicentro nella zona del Garda: «Nell’approvazione del progetto - continua Spiller - non si è tenuto conto della normativa antisismica successiva al 2008, e anche il Consiglio superiore dei lavori pubblici, massimo organismo tecnico dello Stato, ha rilevato l’applicazione di norme tecniche antecedenti per ciò che riguarda la sismicità, i ponti e i viadotti». Sul tema ambientale, «vengono totalmente ignorate le peculiarità economiche e paesaggistiche locali, come la produzione del vino Lugana o il pericolo che correrebbe il santuario del Frassino a Peschiera, e l’adiacente lago naturale, senza considerare l’impatto dei cantieri sul turismo lacustre, con disagi che durerebbero anni».

I 5 Stelle chiedono allora la massima attenzione sul tema, e ancora entrano nel merito: «Sono avvenuti in questi mesi (o sono in programma) incontri, contatti o relazioni di qualsiasi genere con Rfi, Cepav2 e altri soggetti coinvolti nella realizzazione dell’opera? Sono state valutate le entità delle compensazioni che spettano al nostro Comune? A che punto è la procedura di esproprio di terreni e proprietà private?». La parola al consiglio. A.GAT.

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