Parroco arrestato,
chiesto incidente
probatorio

La chiesa parrocchiale di Corna di Darfo
La chiesa parrocchiale di Corna di Darfo
La chiesa parrocchiale di Corna di Darfo
La chiesa parrocchiale di Corna di Darfo

In una vicenda in cui molto ancora rimane da chiarire, l’accusa punta a cristallizzare la prova. E trattandosi di indagini preliminari, questo può avvenire attraverso l’incidente probatorio. La richiesta è già stata avanzata dal pm Ambrogio Cassiani, titolare delle indagini sui presunti casi di violenza sessuale su minore di cui è accusato l’ex parroco di Corna di Darfo, don Angelo Blanchetti.

Il sacerdote, attualmente sospeso dalla diocesi, è stato arrestato il 14 giugno scorso e la vittima sarebbe un 14enne d’origini straniere che ha riferito ai carabinieri della compagnia di Breno d’aver subito la violenza sessuale durante quello che avrebbe dovuto essere il percorso destinato a portarlo al battesimo.

L’adolescente ha fornito agli inquirenti una descrizione molto dettagliata di quanto sarebbe avvenuto, sulla base della sua denuncia, negli incontri con il sacerdote. E proprio la perquisizione domiciliare disposta dai carabinieri ha fornito quelli che dall’accusa vengono considerati i primi riscontri. Sono stati trovati oli lubrificanti e profilattici in cassaforte e una coperta che corrisponde a quella descritta dal giovane.

LE INDAGINI sono pervenute molto velocemente all’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari eseguita nelle scorse settimane. Ma le indagini nei confronti del sacerdote, difeso dall’avvocato Paolo Botticini, non sono certamente ancora concluse. E il prossimo passaggio potrebbe essere appunto l’incidente probatorio la cui richiesta è stata avanzata dal pm Cassiani.

SI TRATTEREBBE, a quanto si è appreso di chiarire due aspetti molto delicati. In un caso dovrebbe essere interrogato il minore, le cui dichiarazioni rappresentano la principale fonte d’accusa per il sacerdote della Valle Camonica. Interrogatorio che, svolgendosi con la formula dell’incidente probatorio, prevede la presenza di tutte le parti interessate dalle indagini. Poi c’è la coperta. Su di essa andranno svolti accertamenti, anche in questo caso alla presenza di tutte le parti, per verificare la presenza di materiale biologico.

Fasi quindi molto delicate, soprattutto l’interrogatorio del minore che ha accusato il religioso. Il suo sfogo, prima che dai carabinieri, era stato raccolto da un religioso a Milano. Fu proprio lui, vedendo il ragazzo sempre piuttosto triste, e dopo averlo convinto a confidarsi, a dirgli di rivolgersi ai carabinieri. Da lì, le prime fasi delle indagini e l’arresto. M.P.

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