Tavolini all’aperto: il piano plateatici allenta la «stretta»

di A.GAT.
Il centro storico di Desenzano
Il centro storico di Desenzano
Il centro storico di Desenzano
Il centro storico di Desenzano

Il Piano plateatici per gli esercizi pubblici del centro storico di Desenzano al momento resta «congelato», se non per due piccole varianti che saranno dibattute giovedì sera in Consiglio comunale, anticipate ieri mattina in Commissione e già destinate a far discutere. Si tratta in particolare di una sorta di deroga che permette, ma solo alle nuove attività, di ottenere un plateatico di tre metri di tipologia 2, e quindi attrezzato con tavolini e ombrelloni, ma limitato alle zone fronte lago tra via Anelli e il ponte della Veneziana verso piazza Cappelletti: le tre piazze e le vie adiacenti, considerate «zone sensibili», al momento vengono escluse. Altra piccola modifica riguarda l’articolo 6 del Piano, e cioè la possibilità per gli esercizi pubblici di occupare il suolo pubblico per un raggio di 30 metri: una situazione che avrebbe generato più casi di confusione - emblematico un caso in via Roma, dove il plateatico di un locale viene interrotto da quello di un altro locale per poi riprendere - e che in seguito a modifica dovrebbe prevedere l’ipotesi di un accordo tra le parti, scavalcando quindi la norma. Non poche le perplessità delle minoranze: nel dettaglio, il consigliere Pd Maurizio Maffi ha chiesto che la discussione venga stralciata dal prossimo Consiglio, «per una questione di metodo, convocazioni revocate e riaperte e tempi stretti all’osso, perché dopo aver deliberato di rimandare ogni modifica all’approvazione del nuovo Piano, adesso si mette in piedi addirittura una variante, e per così poche richieste». •

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