Trota lacustre, corsa a ostacoli per la «rimonta» sul torrente

di L.SCA.
Trota lacustre: risultati positivi dalla campagna di ripopolamento«Arruolati» anche i pescatoriIl presidente Davide Pace
Trota lacustre: risultati positivi dalla campagna di ripopolamento«Arruolati» anche i pescatoriIl presidente Davide Pace
Trota lacustre: risultati positivi dalla campagna di ripopolamento«Arruolati» anche i pescatoriIl presidente Davide Pace
Trota lacustre: risultati positivi dalla campagna di ripopolamento«Arruolati» anche i pescatoriIl presidente Davide Pace

Un tuffo dove l’acqua è più blu: commento ideale per le splendide immagini del documentario di Angelo Modina sulla rimonta delle trote lacustri nel torrente Toscolano. «Il fenomeno è purtroppo limitato alle piene del corso d’acqua dovute alle piogge, spiegavano ieri mattina i biologi Antonella Anzani e Alessandro Marieni, illustrando il consuntivo delle attività svolte negli ultimi tre anni del «Progetto Lacustre». LO SBARRAMENTO a monte della diga di Valvestino ha reso infatti problematico il fenomeno della riproduzione. Per questo motivo si è deciso di creare un progetto specifico promosso dal Comune di Toscolano, con la Comunità montana e la Provincia e il supporto operativo dell’associazione di pesca «La Fario Zps», realizzando passaggi per i pesci e sistemando l’alveo e le sponde. Ammonta a 366.200 euro il budget complessivo, finanziato per 250 mila euro da Fondazione Cariplo. Tre anni di monitoraggi e oltre 200 ore di riprese subacquee hanno permesso di accertare un fenomeno naturale di eccezionale rilevanza legato alla rimonta dei pesci del lago di Garda lungo il fiume per completare il proprio ciclo biologico. Sono 222 gli esemplari censiti in risalita e ben 97 zone di deposizione accertate in due chilometri di habitat fluviale recuperato. «IL LAVORO portato a termine con il progetto - sottolinea il presidente della Comunità montana, Davide Pace - va rinforzato e preservato nel tempo così come l’impianto idroelettrico deve necessariamente essere inserito meglio nell’ecosistema del Parco». «La tutela del patrimonio ittico è anche cultura - commenta la direttrice del Parco, Beatrice Zambiasi -. Altri laghi ormai hanno solo pesci che si sviluppano dalle immissioni artificiali. Il nostro invece è uno dei pochi che crea ancora vita». •

Suggerimenti