Giardini d’Agrumi
«griffa» il nuovo
marchio di qualità

di Luciano Scarpetta
Uno dei laboratori  di flower designer ospitati sotto il portico dell’ex palazzo municipale di Gargnano La mostra di agrumi allestita nell’antico  chiostro francescano La limonaia  «La Malora»  è stata meta di numerosi visitatori Anche il look si è adeguato alla rassegna «Giardini d’Agrumi»
Uno dei laboratori di flower designer ospitati sotto il portico dell’ex palazzo municipale di Gargnano La mostra di agrumi allestita nell’antico chiostro francescano La limonaia «La Malora» è stata meta di numerosi visitatori Anche il look si è adeguato alla rassegna «Giardini d’Agrumi»
Uno dei laboratori  di flower designer ospitati sotto il portico dell’ex palazzo municipale di Gargnano La mostra di agrumi allestita nell’antico  chiostro francescano La limonaia  «La Malora»  è stata meta di numerosi visitatori Anche il look si è adeguato alla rassegna «Giardini d’Agrumi»
Uno dei laboratori di flower designer ospitati sotto il portico dell’ex palazzo municipale di Gargnano La mostra di agrumi allestita nell’antico chiostro francescano La limonaia «La Malora» è stata meta di numerosi visitatori Anche il look si è adeguato alla rassegna «Giardini d’Agrumi»

Sole e limoni. Giallo è il colore che sull’alto Garda sta monopolizzando il lungo ponte del 25 aprile grazie al meteo e a «Giardini d’agrumi», rassegna dedicata alle limonaie e ai suoi secolari frutti d’oro. Scelta non casuale quella del duecentesco chiostro francescano di Gargnano come fulcro della rassegna che si chiuderà domani. Tutto ha origine infatti da qui, nel XIII secolo, grazie ai frati del convento di San Francesco. Furono loro a introdurre in alto Garda «alla latitudine più a nord del mondo» la coltivazione degli agrumi. Frutti preziosi e ricercati che giustificavano la costruzione di manufatti architettonici come le limonaie: grandi serre in muratura che nei mesi invernali venivano chiuse e coperte con assi in legno, per poter permettere l’impianto in piena terra di piante di limone, e in misura minore di cedri e aranci. La rassegna, promossa dall’Associazione di promozione sociale Terre & sapori d’alto Garda è solo alla terza edizione ma sta richiamando in paese migliaia di persone. «Se lo scorso anno in soli due giorni si erano superate le 5 mila presenze – afferma Andrea Arosio di Terre & Sapori –, quest’anno con due giorni in più di vacanza, non è azzardato pronosticare il raddoppio delle presenze». Incessante il lavoro dei bus navetta messi a disposizione dal Comune, dall’oratorio e dal locale circolo vela che hanno fatto la spola con a bordo comitive di turisti dal chiostro di San Francesco - dove è allestita una straordinaria esposizione di agrumi provenienti dalle limonaie ancora attive - all’estremità nord del paese, in località San Giacomo. Per l’occasione sono aperte un quindicina di limonaie private oltre a quelle splendidamente ristrutturate del Grand Hotel Villa Feltrinelli, Villa Giulia e la limonaia giardino di Villa Lucia a Maderno. La rassegna è arricchita da momenti di approfondimento dedicati alle tecniche di coltivazione degli agrumi e alle pratiche di innesto, laboratori didattici, mostre nell’ex palazzo municipale e show-flower.

«Per il futuro – annuncia Andrea Arosio –, oltre ad incentivare l’impianto di nuove serre di limoni, stiamo studiando un marchio che possa portare gli agrumi dell’alto Garda nel paniere dei prodotti tipici regionali. Con la condotta Garda di Slow Food invece, lavoriamo per inserire le nostre produzioni nell’arca dei prodotti alimentari. Il primo passo per l’inserimento nell’elenco dei “presidi” alimentari».

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