IL REPORT

Gestione dei rifiuti, top e flop in provincia

di Cinzia Reboni
Castelcovati, Poncarale e Passirano sul tetto dei virtuosi. Sul fondo della classifica Collio, Irma e Tavernole Smaltimento d'oro a Limone con 781 euro pro capite. Treviso con 61 euro a testa ha i costi più economici

Sale di quattro punti percentuali la raccolta differenziata nei 206 Comuni bresciani che nel 2014, includendo il recupero dei rifiuti ingombranti, ha raggiunto il 54% grazie anche alla diffusione del «porta a porta» dell'umido, secondo le modalità previste dall'accordo provinciale per l'incentivazione di una filiera economicamente sostenibile per la produzione di compost di qualità. Tolta la quota di differenziata (347 mila tonnellate), rifiuti ingombranti (35,6 mila tonnellate) e spazzamento strade (16 mila tonnellate), nell'inceneritore finiscono più di 261 mila tonnellate. È il quadro affrescato dal «Quaderno dell'Osservatorio Provinciale rifiuti», un consuntivo del 2014 molto dettagliato, che analizza ogni piega dell'igiene urbana.L'approvazione del nuovo Piano regionale di gestione rifiuti prevede nuovi obiettivi di recupero, come spiega il presidente della Provincia Pier Luigi Mottinelli nel report diffuso in questi giorni: «Nel 2020 dovrà essere raggiunto il 67% di raccolta differenziata a livello regionale ed il 65% a livello di singolo Comune. Inoltre, è prevista la raccolta dell'organico entro il 2015 nei Comuni con più di mille abitanti, mentre entro il 2020 tutti i paesi dovranno essere in regola con le direttive».NELLA CLASSIFICA dei Comuni ricicloni vince ancora una volta Castelcovati con l'82,63% di differenziata. Secondo gradino del podio per Poncarale (82,21%), mentre Passirano si attesta al 79,89%. Sono 24 i Comuni che hanno superato la soglia del 75%: San Paolo, Castelmella, Coccaglio, Vallio Terme, Prevalle, Castrezzato, Bovezzo, Torbole Casaglia, Gussago, Pralboino, Azzano, Roccafranca, Trenzano, Villachiara, Mazzano, Polaveno, Cazzago, Muscoline, Rezzato, Paderno, Fiesse, Travagliato, Gambara e Roé Volciano. I Comuni montani (per evidenti difficoltà logistiche) sono gli ultimi in classifica. Maglia nera a Collio (5,74%), seguito da Irma (6,01%), Tavernole (8,74), Marmentino (11) e Pezzaze (12,76).CAPITOLO COSTI. Nel 2014 i Comuni che hanno speso più di 100 euro per persona sono stati 140 (cinque in più rispetto al 2013), mentre il Comune che ha speso meno è stato Treviso Bresciano con 61 euro per persona. Le tariffe pro capite più alte sono quelle di Limone e Pontedilegno, rispettivamente con 781 e 719 euro a testa. Cifre che «staccano» di gran lunga il terzo Comune finito sul podio del caro-rifiuti, vale a dire Tignale con 336 euro. La media provinciale è salita, portandosi ad un valore pari a circa 128 euro all'anno (7 in piu rispetto al 2013), mentre il costo medio per tonnellata di rifiuti gestiti è stato di 256 euro l'anno, circa 30 euro in più sul 2013. I costi totali provinciali per la gestione di rifiuti sono stati pari a circa 154 milioni di euro, stesso valore registrato nel 2013, a fronte di ricavi pari a circa 153 milioni di euro per un equivalente tasso di copertura medio provinciale pari a circa 99,6%, in linea con il 2013.«L'indice di produzione dei rifiuti dimostra che è stato accolto il messaggio iniziale - sottolinea il sindaco di Poncarale, Giuseppe Migliorati -, ovvero che per abbattere i costi di smaltimento bisogna soprattutto abbattere la produzione di rifiuti, facendo propri alcuni piccoli accorgimenti al momento dell'acquisto di ogni bene, stando attenti a comprare merce con imballi quanto più possibile a basso impatto ambientale».Nel report figura anche il calcolo dell'Indice di Gestione, alla cui definizione concorrono, oltre alla percentuale di differenziata, anche altri elementi di valutazione - come il pro-capite di rifiuti prodotti, la presenza di aree attrezzate per la raccolta o i costi-, così da analizzare al meglio gli obiettivi raggiunti dalle Amministrazioni locali. o

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