Riciclaggio, 87 immobili sequestrati

È denaro che continua a sprigionare qualcosa di diverso da un profumo. Qualcosa che secondo Guardia di Finanza e Squadra mobile di Brescia non è assolutamente piacevole. Si tratta del denaro al centro dell’indagine denominata, appunto «Pecunia olet» venuta alla ribalta delle cronache, per la prima volta, nello scorso dicembre. Oggi l’inchiesta registra una seconda fase, un secondo sequestro di immobili per 4 milioni di euro.

SI TRATTA, IN PARTICOLARE di 87 unità immobiliari poste sotto sequestro in quattro province: Brescia, Varese, Mantova e Bergamo. In provincia di Brescia sono complessivamente una decina.

Il sequestro è stato eseguito il 16 maggio da militari della Guardia di Finanza del nucleo di polizia tributaria e personale della Squadra mobile. Le indagini, nei mesi scorsi avevano consentito di scoprire l’attività di riciclaggio attuata da un’imprenditrice collegata sia al Bresciano che alla Bergamasca e residente a Lugano. In quella fase dell’inchiesta si procedette al sequestro di beni e disponibilità finanziarie per un ammontare di circa 10 milioni di euro.

Quanto emerso, consentì agli investigatori e agli inquirenti che i proventi illeciti in questione rappresentavano il frutto di reati tributari e fallimentari commessi ricorrendo a società edili, intestate a «teste di legno». Le società venivano poi «svuotate» delle risorse finanziarie attraverso trasferimenti bancari da conti italiani, verso conti svizzeri, sanmarinesi e di Singapore intestati a società offshore, più comunemente conosciute come “scatole vuote“ con sede a Panama, British Virgin Islands, Marshall Islands, ma gestite a loro volta da società fiduciarie svizzere.

Le indagini, in ogni caso, dopo la prima fase del dicembre scorso sono proseguite grazie soprattutto a un’approfondita analisi del materiale acquisito nella prima fase. Ma è stata importante anche la collaborazione dell’Autorità Giudiziaria Elvetica.

I beni immobili sottoposti a sequestro sono riconducibili, per interposta persona, alla donna già colpita dai provvedimenti dello scorso dicembre. Le unità immobiliari rappresenterebbero asset societari di due srl le cui quote sono formalmente intestate a una persona di nazionalità svizzera prestanome dell’imprenditrice.M.P.

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