Morte improvvisa, c’è l’ombra meningite

L’ospedale «Mellino Mellini» di Chiari dove è morto l’imprenditore
L’ospedale «Mellino Mellini» di Chiari dove è morto l’imprenditore
L’ospedale «Mellino Mellini» di Chiari dove è morto l’imprenditore
L’ospedale «Mellino Mellini» di Chiari dove è morto l’imprenditore

L'ombra di un attacco di meningite fulminante si allunga sulla morte di un imprenditore edile 60enne di Cologne, deceduto venerdì notte all’ospedale di Chiari per una sospetta sepsi meningococcica. In mattinata Renato Goffi si era rivolto al pronto soccorso del «Mellino Mellini», lamentando quelli che sembravano i sintomi di un banale virus influenzale. Ad insospettire i medici era però stata la febbre molto alta e lo stato confusionale del paziente, che lamentava anche una forte cefalea e dolori alla colonna vertebrale. Goffi era dunque stato ricoverato per accertamenti.

Il quadro clinico però è rapidamente peggiorato e, nonostante il prodigarsi del personale sanitario, la situazione è precipitata fino al decesso.

In attesa degli accertamenti medico-legali che dovranno fare luce su ogni aspetto della tragedia, è scattato lo stato di allerta sanitaria per scongiurare ogni più remoto rischio di diffusione del batterio. L’Ats ha immediatamente predisposto il protocollo di profilassi, iniziato già nella notte di venerdì: i primi ad essere sottoposti ad una terapia a base di antibiotici ad ampio spettro sono stati la figlia, le sorelle, i fratelli e i nipoti dell’imprenditore, ovvero le otto persone entrate a contatto diretto con la vittima nelle ore precedenti il decesso. La campagna di profilassi si è estesa ieri mattina ad un collaboratore, un operaio e un’impiegata dell’azienda di Renato Goffi. Sotto l’egida dei rispettivi presìdi sanitari, anche i medici e gli infermieri che si sono presi cura dell’imprenditore sono stati sottoposti a chemioprofilassi a base di Ciproxin, antibiotico particolarmente efficace nel contrastare il meningococco che provoca la meningite. Complessivamente sono state sedici le persone coinvolte nella profilassi. La procedura standarizzata di prevenzione coordinata dalla Ats proseguirà fino a quando gli esami stabiliranno se il decesso è stato effettivamente provocato da una sepsi meningococcica. In caso affermativo sarà determinante tipizzare il ceppo del batterio. A quel punto si deciderà se continuare, ampliare o sospendere la campagna di profilassi.

LE MISURE anti-contagio, che per ora coinvolgono esclusivamente i parenti e il personale sanitario, hanno naturalmente mero carattere precauzionale: allo stato attuale - è bene precisarlo - non esistono pericoli di epidemie.

Sullo sfondo resta invece il dolore per una morte improvvisa che ha strappato ai suoi affetti Renato Goffi, stimato imprenditore. Era il titolare della Domus Costruzioni, un punto di riferimento del settore economico locale. A turbare familiari e conoscenti della vittima è la repentinità con cui l’infezione fatale si è manifestata.

Fino a giovedì Renato Goffi era in perfetta forma: lamentava un leggero mal di testa, ma nulla lasciava presagire il tragico epilogo. N.C.NC.

Ha collaborato

Giancarlo Chiari

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