Coppia spacciava denaro falso portando con sé il figlioletto

I carabinieri di Cremona mostrano il denaro sequestrato alla coppia
I carabinieri di Cremona mostrano il denaro sequestrato alla coppia
I carabinieri di Cremona mostrano il denaro sequestrato alla coppia
I carabinieri di Cremona mostrano il denaro sequestrato alla coppia

Mario Pari La famiglia di Corte Franca era vera: padre, madre e figlioletto di dieci anni. Falsi erano i soldi che spendevano i due adulti in provincia di Cremona. C’era, secondo i carabinieri che li hanno arrestati una vera e propria strategia nello smercio del denaro falso da parte della coppia residente in Franciacorta. E sempre secondo i carabinieri anche il figlioletto portato «a far compere» rientrava nella strategia. Quella di presentarsi come una famigliola rassicurante che mai avrebbe potuto ricorrere a monete false. Ma la Hyundai Tucson su cui viaggiavano era stata già collegata, nel Cremonese alla spendita di banconote false e l’altro giorno a Soresina il cerchio si è chiuso nei confronti della coppia. LA STRATEGIA della coppia era ben articolata. Per le prime spese si ricorreva a banconote rigorosamente false, ma di piccolo taglio. Tutto, ovviamente al fine di non insospettire. Poi si compravano generi alimentari con i pezzi da cento euro. Ma giovedì sera è arrivato il conto, da pagare con il carcere. Vero. L’inizio della fine per la coppia è stato il controllo dell’uomo che è uscito da un negozio di alimentari dopo aver fatto spese. Quando è stato controllato dai carabinieri aveva con sé 4 banconote da 10 euro che risultavano contraffatte. Altri dieci euro erano stati spesi nel negozio. E false erano anche le due banconote da 100 euro nascoste sotto il portacenere della vettura. E se è vero che dietro la spendita di denaro falso, da parte della coppia, c’era una vera e propria strategia, per contro va detto che non ci si è trovati di fronte a due criminali di un certo spessore. Avevano infatti conservato gli scontrini dei negozi in cui erano stati. Così, per i carabinieri della compagnia di Cremona non è stato difficile risalire alle altre tappe. In totale cinque, tra negozi alimentari, spacci e altri empori situati a Soresina, Castelverde e Trigolo. Tutti comuni cremonesi in cui erano stati utilizzati pezzi da 10 euro puntualmente contraffatti. Altri accertamenti sono in corso per ricostruire il tragitto compiuto da chi pagava con denaro falso. A Corte Franca la perquisizione domiciliare della residenza dei due ha consentito di recuperare altre 18 banconote da 10 euro contraffatte. In totale sono state quindi sequestrate 28 banconote contraffatte da dieci euro e due da 100 euro. UNA COPPIA che aveva studiato tutto nei minimi dettagli. E aspetto più inquietante di qualsiasi altro, nei dettagli rientrava anche il figlioletto di dieci anni che veniva portato in auto nei luoghi in cui si puntava a rifilare la banconota falsa. Una famiglia modello quindi che mai avrebbe potuto destare alcun sospetto nei negozianti. Alla fine però si è arrivati agli arresti da parte dei carabinieri, con il conseguente processo per direttissima. Ieri gli arresti sono stati convalidati e il processo è stato aggiornato al 19 gennaio prossimo. Le indagini in ogni caso proseguono per verificare se denaro falso possa essere stato speso anche nel Bresciano. Ipotesi non scontata, ma nemmeno remota. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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