IL CONFRONTO È SUL TERRITORIO

Discarica e ipermarket, il no è trasversale

La vasca di laminazione a Villa? Tutti vogliono il recupero dei fossi

È una scena elettorale affollata quella proposta da Erbusco. Sono infatti ben cinque i pretendenti, e quattro i temi principali con i quali si dovranno confrontare: il futuro dell'ex cava Noce, il progetto di un centro commerciale bis davanti alle Porte Franche, la vasca di laminazione di Villa e la gestione dei centri anziani.
Claudia Porta è l'unica donna in corsa per «Erbusco Si! Riparte», e se nei suoi piani figurano una mappatura delle emergenze, l'eliminazione delle barriere architettoniche nel cimitero di Zocco e la riqualificazione del parco Bellini, relativamente all'ex cava Noce, dicendo no alla discarica si limita ad annunciare l'intenzione di valutare le proposte dei proprietari. Niente strutture complesse, poi, davanti alle Porte Franche: «L'area, andrà valorizzata con la Sovrintendenza facendo riemergere i reperti della villa romana».
Per Porta il caso vasca di laminazione va affrontato con una riqualificazione idraulica in più fasi, mentre nella vicenda anziani «Comune e pensionati devono dialogare per costruire una reale collaborazione».
Se vincerà, il portacolori di «Erbusco verde», Alessandro Vezzoli, partirà dalla rotatoria di via Cristina: «La collegheremo a via Costa costruendo la strada dopo aver rivisto gli accordi con i proprietari per trovare un accordo che eviti l'esproprio; mentre per la Noce una soluzione definitiva al momento non c'è. Pensiamo a un tavolo con le proprietà con soluzioni da sottoporre a un referendum».
No assoluto alle Porte Franche bis, poi, così come all'impianto di Villa: «La vasca non risolve il problema, bisogna recuperare il reticolo idrico cancellato». Il problema anziani? «Bisogna ridiscutere la convenzione stabilendo regole e costi per garantire continuità dei servizi».
Anche Giuseppe Marchetti, in corsa per «Noi con voi SempliceMente Erbusco», partirebbe dalla rotonda per «risolvere i problemi cronici di Zocco, Spina e Villa Pedergnano, ovvero viabilità, fognature e cimitero. Annunciando pure l'intenzione di riportare a casa le associazioni sportive, Marchetti punta a una convenzione con i proprietari per riqualificare la cava, e dato che «la nostra priorità è custodire e abbellire l'esistente non autorizzeremmo costruzioni davanti alle Porte Franche bloccando anche il cantiere di Villa: siamo per il recupero dei fossi che l'incuria degli uomini ha cancellato». Infine la terza età: «Vogliamo trovare un punto d'incontro con una realtà che lavora per il bene delle persone».
In caso di vittoria Guido Bettoni, aspirante sindaco per «Oltre», partirebbe dal disagio creando «un fondo di emergenza in cui confluirà l'indennità del sindaco: circa 200 mila euro per alleviare i problemi sociali. L'ex cava di Zocco? «La situazione obbliga i proprietari a sottoporre un piano attuativo da convenzionare con l'ente locale, e siamo contrari ai riempimenti. Inoltre, motivi di dissesto idrogeologico e di viabilità non permettono un nuovo insediamento alle Porte Franche. La vasca di Villa? «Non risolve il problema, ha costi esorbitanti e crea problemi ambientali. Il problema idrogeologico va affrontato alla radice». I centri anziani? «La situazione va ridiscussa e normata con le organizzazioni di categoria».
Infine, per «Erbusco futura» Ilario Cavalleri vorrebbe «concludere le opere di viabilità necessarie e sistemare il verde pubblico. Escludiamo ogni forma di riempimento della Noce, e il progetto del nuovo centro commerciale presenta criticità idrogeologiche e viabilistiche ma anche opportunità in termini di lavoro e di oneri da reinvestire. Su un tema così controverso l'amministrazione dovrà consultare i cittadini, mentre per il caso laminazione prefiguriamo esiti alternativi; come il ripristino dei canali scomparsi».
«I centri anziani resteranno attivi - conclude -. Occorrerà condividere con le associazioni i termini dei nuovi accordi e stabilire in armonia come utilizzare al meglio le loro risorse». G.C.C.

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