I livelli del lago sono assicurati
i trentini portano acqua a Idro

Il sottosegretario Ugo ParoloGiuseppe Nabaffa
Il sottosegretario Ugo ParoloGiuseppe Nabaffa
Il sottosegretario Ugo ParoloGiuseppe Nabaffa
Il sottosegretario Ugo ParoloGiuseppe Nabaffa

«La firma di questo accordo non avrà ricadute sulla gestione delle acque del lago d’Idro, se non relativamente ai 4 anni di durata dei lavori per la realizzazione delle nuove opere sul lago». Ugo Parolo, sottosegretario alla presidenza di Regione Lombardia fuga ogni dubbio riguardo ai sospetti che l’accordo siglato fra la Regione Lombardia e la Provincia autonoma di Trento per «la valorizzazione dell’area vasta del lago d’Idro e per la gestione coordinata delle risorse idriche del bacino idrografico del fiume Chiese», altro non sia che un modo per fare avvallare agli amministratori locali una perpetua escursione dell’Eridio di 3,25 metri, eventualità osteggiata dall’attuale amministrazione di Idro e da tutti i comitati di difesa del lago.

Rincuorati dalla rassicurazione che «si tratta di un accordo temporaneo e, una volta terminati i lavori, Regione Lombardia e Provincia Autonoma di Trento, coinvolgendo tutti i soggetti e i portatori di interesse, si ritroveranno per discutere le nuove regole di gestione del Lago», anche il sindaco di Idro, Giuseppe Nabaffa, il sindaco di Bagolino Gianluca Dagani, il presidente della Comunità montana Giovan Maria Flocchini e il delegato della provincia di Brescia Giampietro Bressanelli, nella sede della Comunità montana di Nozza di Vestone hanno firmato l’accordo.

Dopo i chiarimenti di Regione anche il sindaco di Idro Giuseppe Nabaffa ha tirato un sospiro di sollievo e ha detto: «In questo caso ha vinto il territorio, grazie alla collaborazione senza campanilismi di tutti e 48 i sindaci dei comuni di confine». Ad insospettire i più attenti era stato il fatto che nell’accordo in cui si parla di strade, tunnel e paravalanghe venissero inserite le questioni riguardanti i livelli del lago con un chiaro riferimento alla vecchia regola di gestione del 2002 che prevede i 3,25 metri di svaso. Insomma se proprio ci si dovrà arrendere alla terza galleria saranno almeno garantiti i livelli durante i lavori.

«In questa occasione - ha detto Parolo - non si va a disciplinare la convenzione sul lago d’Idro, abbiamo solo fatto un accordo con la Provincia di Trento perché per i prossimi 4 anni, cioè fino al 2020, rilasci un maggior quantità d’acqua dai bacini a monte in modo da poter garantire al lago un livello massimo di 368,50 metri slm, senza scendere sotto i 367,20 metri, così da soddisfare tutte le esigenze, comprese quelle del territorio».

Questo costerà a Regione Lombardia una somma di 4 milioni di euro, ovvero un milione di euro all’anno per avere l’acqua necessaria da Trento a compensare. Se l’accordo è per i prossimi 4 anni si prevede che la terza galleria e le nuove paratoie al lago siano di imminente realizzazione? E i lavori dureranno fino al 2020? «Non è ancora stata fissata una data - conclude Ugo Parolo - ma i lavori sono già stati consegnati e contrattualizzati, dunque non mancherà molto perché inizino e le previsioni sono che durino 4 anni». M.ROV.

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