Si sente il profumo pungente della battaglia politica a Corte Franca, dove oramai si è entrati nel clima pre-campagna elettorale all’insegna di una prima sostanziosa novità: il sindaco Foresti cercherà il «bis», annunciando la sua come la prima candidatura sicura per il voto di primavera.
MA DI CARNE AL FUOCO ce n’è dell’altra, e parecchia, con el prime prove tecniche di coalizione e i primi nomi del toto-sindaco che cominciano a trapelare, spesso a livello di pura indiscrezione.
LE VARIE COMPAGINI stanno affilando le armi dialettiche, tessendo reti di alleanze in modo da farsi trovare pronte nel rush finale. Al momento ci sono due certezze soltanto. La prima proviene dal mondo del centro sinistra, con la conferma della candidatura del sindaco uscente Giuseppe Foresti, che rivendica i meriti dell’amministrazione e chiede la conferma: «In questi anni abbiamo lavorato sodo e bene - sostiene Foresti - per cui ci sembra necessario dare continuità al nostro impegno ripresentandoci dinanzi al giudizio degli elettori. Naturalmente nella lista che confermiamo essere una civica di centro sinistra ci saranno conferme ma anche delle novità».
LA SECONDA CERTEZZA è che si sta costituendo nel centrodestra una mega compagine che cercherà di strappare a Foresti lo scranno. Lo comnfermano Oscar Rivetti, Elena Bonomelli, Ernesto Campana e Dario Lazzaretti: «Da mesi stiamo lavorando per costituire una civica dei moderati di centro destra che raccoglierà chi si riconosce in questo ambito, in Forza Italia, nella Lega Nord e in Fratelli d’Italia. A questo gruppo aderiscono anche esponenti della civica di Fogazzi. Già abbiamo fatto incontri in paese e a breve comunicheremo ufficialmente il nome e i progetti del gruppo».
Chi invece è ancora in fase di riflessione è Luigino Manessi, che nella scorsa tornata presentò una lista civica moderata di centrodestra, che ottenne 433 voti, quelli che potrebbero far pendere la bilancia da una parte o dall’altra: «Al momento - dice Manessi senza sbilanciarsi in un senso o nell’altro - sto vagliando la situazione». FAUSTO SCOLARI