Scuola unica, ora si fa sul serio: il progetto getta la «maschera»

di Giuseppe Zani
In una simulazione grafica il futuro plesso scolastico destinato a ospitare elementari e medieIl sindaco Alessio RinaldiUn altro prospetto dell’edificio che sarà realizzato in via Borgonuovo
In una simulazione grafica il futuro plesso scolastico destinato a ospitare elementari e medieIl sindaco Alessio RinaldiUn altro prospetto dell’edificio che sarà realizzato in via Borgonuovo
In una simulazione grafica il futuro plesso scolastico destinato a ospitare elementari e medieIl sindaco Alessio RinaldiUn altro prospetto dell’edificio che sarà realizzato in via Borgonuovo
In una simulazione grafica il futuro plesso scolastico destinato a ospitare elementari e medieIl sindaco Alessio RinaldiUn altro prospetto dell’edificio che sarà realizzato in via Borgonuovo

Il polo scolastico va realizzato il più lontano possibile dalla Dolomite Franchi. È una delle ragioni per le quali l’amministrazione comunale di Marone ha deciso di accorpare in un unico sito le scuole elementari con le scuole medie, spostando le prime da via Guerini a via Borgonuovo, dove si trovano le seconde. Un allontanamento dalla Dolomite Franchi di soli 200 metri in linea d’aria, hanno ironizzato le minoranze di «Uniti per Marone» e di «Vivere e crescere Marone», le quali propongono invece di spostare le medie da via Borgonuovo a via Guerini, accorpandole con le elementari su un’area che è «più ampia, più ricca di verde, dotata di parcheggi e più accessibile». IL CONFRONTO tra le due posizioni è avvenuto l’altra sera nel corso di un consiglio comunale aperto, «che non è un’assemblea pubblica - s’è affrettato a precisare il sindaco Alessio Rinaldi - è il presidente che decide chi parla». La tensione in aula è salita subito alle stelle. Scintille sono pure volate quando le minoranze hanno chiesto di poter proiettare delle slide, come del resto fatto in apertura dalla maggioranza: il sindaco prima ha detto di no, ha battuto i pugni sul tavolo, poi, beccato dalla platea, affollata come di rado succede, ha lasciato correre. Alle fine, chi ha chiesto la parola l’ha avuta. Il tema della presenza della Dolomite Franchi nel cuore del paese non era mai stato sollevato in relazione alla riqualificazione delle scuole. «È la legge che prevede che le scuole sorgano lontano dalle zone industriali - ha puntualizzato il sindaco - Niente da eccepire sulla Dolomite Franchi. Il consiglio comunale ha anzi approvato una variante al Pgt che ne autorizza l’ampliamento. Fumi ed emissioni sono monitorati dal ’90. La centralina di rilevamento della Dolomite Franchi è tuttora in funzione. Adesso c’è pure una stazione mobile dell’Arpa che misura i PM10 nell’aria». Nessun rilievo a carico della Dolomite Franchi nemmeno da parte delle minoranze, che anzi hanno ricordato che in via Guerini, a fianco delle elementari, ci sono pure la materna e il centro sportivo. A sentire Alfredo Macerini, ingegnere di Lucca, il polo di via Borgonuovo sarà un complesso a corte con giardino interno. Nelle ore di entrata e di uscita degli alunni sarà inibito il transito su via Borgonuovo. I parcheggi? Saranno creati nel cortile delle scuole elementari. Le minoranze hanno insistito affinché si commissioni un progetto di intervento in via Guerini, da confrontare con quello di via Borgonuovo. «Il tempo stringe - ha ammonito Rinaldi - Entro il 19 agosto, pena la perdita dei 2,4 milioni erogati a fondo perduto dal ministero all’Istruzione, i lavori devono essere appaltati. Altri 600mila euro li procureremo noi, vendendo le scuole elementari o attingendo ad avanzi di amministrazione». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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