Seconda vita dei piccoli Comuni La Valcamonica detta l’agenda

di Claudia Venturelli
Le pportunità per i piccoli Comuni sotto la lente di un convegno
Le pportunità per i piccoli Comuni sotto la lente di un convegno
Le pportunità per i piccoli Comuni sotto la lente di un convegno
Le pportunità per i piccoli Comuni sotto la lente di un convegno

Dopo aver perso il treno che avrebbe potuto riconoscere alla Vallecamonica lo status privilegiato di area vasta, il territorio prova a ripensare i progetti che potrebbero diventare catalizzatori di risorse.

Il convegno «Legge sui piccoli Comuni: opportunità per le aree interne» organizzato ieri mattina dalla Provincia al Musil di Cedegolo è servito proprio a fissare le strategie. Un incontro a sfondo legislativo che ha provato ad immaginare il futuro della Valcamonica, mentre in parlamento riparte l’esame della legge per tutelare i piccoli Comuni. Con l’obiettivo di difendere gli uffici postali e le scuole, estendere la banda larga e valorizzare i prodotti tipici ed il commercio che ne consegue. Si arriva di corsa e con le idee poco chiare, ma soprattutto forse ancora una volta divise, come è già successo quando da discutere c'era la cosiddetta area vasta. «A mio avviso -ha osservato il deputato Marina Berlinghieri- è arrivata troppo tardi la condivisione attorno ad un progetto unico. Vedremo se nel corso dei provvedimenti legislativi prossimi, e penso anche alla legge di stabilità, possiamo provare a trovare le risorse per reincorporare proprio quei progetti che erano emersi in Lombardia nel corso del lavoro di progettazione delle aree interne». Ma serve unità, è stato ribadito agli amministratori in aula, perchè la vera sfida è immaginare tutti insieme come sarà la Valcamonica e la sua economia tra cinquant'anni, con le sue risorse, che sono poche ma valide. «Serve una svolta culturale perchè significa rimettere in gioco il sistema dei trasporti, quello della sanità, quello scolastico e soprattutto quello delle innovazioni -ha rimarcato Massimo Sargolini dell'Università degli studi di Camerino -. Servono nuove tecnologie per governare ed essere di supporto a nuove forme di sviluppo».

QUESTA È STATA l'opportunità per fare il punto e ripartire, alla luce proprio della legge che il parlamento sta discutendo per difendere i piccoli comuni, come quelli di cui è ricca e va orgogliosa la Vallecamonica.

Con Marina Berlinghieri ed il professor Massimo Sargolini sono intervenuti anche il presidente della provincia di Brescia, Pierluigi Mottinelli, che è tornato a puntare l’accento sulla necessità di fare «sistema attorno progetti condivisi», l'onorevole Enrico Borghi, l'onorevole Davide Caparini e il presidente di Bim e Comunità montana di Vallecamonica Oliviero Valzelli.

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