Allarme per la Valle dei Mulini «Torrente lasciato a se stesso»

di Luciano Ranzanici
Il torrente sorvegliato
Il torrente sorvegliato
Il torrente sorvegliato
Il torrente sorvegliato

Chi libererà il torrente della Valle della Rasega/Andovaia, meglio conosciuta come Valle dei Mulini, dal cumulo di rami d’abete e detriti che in zona «Vite» provocano una serie di occlusioni che potrebbero rivelarsi pericolose? Alle segnalazioni orali e scritte che l’ex sindaco di Berzo Demo Saverio Simoncini ha inviato a più riprese al Comune e successivamente al Prefetto, sono state fornite risposte interlocutorie od obbligate. IL SINDACO G. Battista Bernardi ha scritto al rappresentante del governo testimoniando che l’alveo del torrente è interessato da vegetazione arborea e che esiste un rischio idrogeologico, ma che il Comune non dispone dei fondi indispensabili all’intervento. Della situazione di precarietà del torrente il primo cittadino valligiano ha interessato per competenza anche l’assessore regionale al Territorio Pietro Foroni e dal canto suo il vice prefetto Salvatore Pasquariello ha a sua volta informato la Regione dopo aver preso atto delle difficoltà finanziarie del Comune. Saverio Simoncini nel suo esposto faceva riferimento «ai gravi eventi calamitosi del passato che devono insegnare per il futuro, onde prevenire disastri mettendo in sicurezza il territorio. Questa valle è tristemente nota per alcun fatti avvenuti e che nella tradizione popolare sembra abbiano dato origine alla celebrazione quinquennale denominata Madonna Grande di Demo quale voto per il pericolo di inondazioni». L’ex sindaco faceva anche rilevare come «la presenza di legname nell’alveo può essere causa di problemi idraulici in quanto crea delle ostruzioni e determina erosioni localizzate che, nel caso di forti ed anomale piogge, può portare alla formazione di un effetto diga e/o al trascinamento di tronchi a valle, causando esondazioni che potrebbero portare a conseguenze tragiche». IL COMUNE in occasione del bando 6000 Campanili nel 2015 aveva predisposto un progetto (che non venne finanziato) del costo di 364.000 euro che prevedeva «interventi di riduzione del rischio idrogeologico sulle valli della Silva, dell’Andovaia, dell’Angolino, sul versante a monte dell’abitato di Berzo Demo». Così prima il sindaco Bernardi e poi il vice prefetto Pasquariello hanno fatto convergere le rispettive forze sull’assessore al Territorio della Regione auspicando un intervento risolutivo per risolvere la situazione della Valle della Rasega, mettendo così in sicurezza questo e gli altri torrenti comunali. Ed intanto la «Madonna Grande» veglia su Demo dal 1500... • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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