Archeopark senza più barriere

Uno dei Massi di Cemmo
Uno dei Massi di Cemmo
Uno dei Massi di Cemmo
Uno dei Massi di Cemmo

Due anni fa la scrittrice italo-inglese Simonetta Agnello Hornby fece un viaggio in Italia col figlio George afflitto da sclerosi multipla. Visitò anche il Parco archeologico nazionale di Naquane, a Capodiponte, e sottopose all’attenzione generale le difficoltà incontrate dalle persone disabili d’accedere alle rocce incise.

Già nel 2011 il Distretto culturale aveva ideato il progetto «A ciascuno il suo passo», attraverso il quale è stato realizzato un percorso per la fruizione universale del patrimonio archeologico di Capodiponte con l’utilizzo di sistemi segnaletici sperimentali. Il nome della riuscita iniziativa è stato così riadottato dallo stesso Distretto, dal Gruppo istituzionale di coordinamento del sito Unesco camuno, dal Forum del Terzo settore e da SolCo Camunia per risolvere il problema dell’accessibilità ai graffiti non solo per i disabili, ma pure per gli anziani, per chi ha difficoltà di deambulazione e per le famiglie con bambini nel passeggino.

In occasione del decennale del Fondo territoriale Valle Camonica della Fondazione della Comunità bresciana, la coop sociale Il Cardo di Edolo (ente capofila) ha partecipato al bando della stessa Fondazione proprio col progetto «A ciascuno il suo passo», che è stato premiato. Così, con i 50 mila euro assegnati (il progetto ne costerà 100 mila euro) si potranno realizzare percorsi adatti ai disabili e approntare una nuova segnaletica, predisporre materiale informativo e nuovi strumenti di lettura e di orientamento nel patrimonio culturale.

I promotori del piano hanno aperto un bando per la scelta di cinque tecnici che dovevano lavorare su progetti a tema in altrettanti parchi archeologici. Ne sono stati selezionati per ora due che verranno realizzati entro l’anno: nel Parco dei Massi di Cemmo (il progetto è dell’architetto Emma De Michelis, partner la Polisportiva disabili di Vallcamonica) saranno adeguati i percorsi di visita per renderli fruibili alle carrozzine, mentre nella Riserva delle incisioni rupestri di Ceto, Cimbergo e Paspardo (il progetto è dello studio BaBau Bureau + Eb di Venezia, il partner la cooperativa Il Cardo) verrà realizzata una installazione sonora che funzionerà anche da cordolo per l’accesso alla grande area archeologica. L.RAN.

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