Impronta camuna premia
una sanità a cinque stelle

Dopo l’ammiraglio camuno, ex capo di Stato maggiore Luigi Binelli Mantelli, l’archeologo Emmanuel Anati, fondatore del Centro camuno di Studi preistorici, il Comune di Pontedilegno, la Compagnia dei carabinieri di Breno e l’anno scorso l’Unione bande della Vallecamonica, stavolta la scelta è caduta sugli operatori della sanità della Valcamonica alle dipendenze dell’Asst. Saranno loro a ricevere il premio collettivo dell’associazione «Impronta camuna».

A loro il sodalizio presieduto da Roberto Bontempi ha riconosciuto «l’alto livello di preparazione, l’attenzione e l’amorevole dedizione verso tutti, ma in particolare verso le genti camune. Ogni addetto svolge con passione e competenza il proprio compito volto alla cura e al sollievo delle sofferenze dei malati e al conforto dei loro familiari. L’associazione li addita come esempio alle nuove generazioni».

Il premio è rivolto idealmente a tutti i 1.176 componenti dell’organico, nella maggior parte dei casi donne (ben 934), e l’annuncio, oltre che da Bontempi è stato fatto dal direttore generale dell’Azienda Raffaello Stradoni, dalla direttrice sociosanitaria Maria Assunta De Berti e Marisa Priuli, responsabile del Servizio infermieristico, tecnico e riabilitativo aziendale.

L’orgoglio di essere destinatari del riconoscimento è stato espresso da Stradoni, che ne ha approfittato per sottolineare «l’alto livello di professionalità fin qui riscontrato nel personale dell’azienda. Nei nostri programmi sono previste nuove misure per migliorare ulteriormente le condizioni di vita e di salute dei camuni».

Il premio «Impronta camuna» è rappresentato da una scultura in bronzo lucido opera dell’artista Marco Bontempi, che vive e lavora a Brescia dopo aver compiuto i propri studi nell’Accademia di Belle arti di Brera: annunciato nei giorni scorsi, verrà consegnato a Stradoni il prossimo settembre. L.RAN.

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