Pineta, rilancio a colpi di motosega

di Lino Febbrari
Cevo: gli alberi della Pineta già sacrificati sull’altare dell’area giochi
Cevo: gli alberi della Pineta già sacrificati sull’altare dell’area giochi
Cevo: gli alberi della Pineta già sacrificati sull’altare dell’area giochi
Cevo: gli alberi della Pineta già sacrificati sull’altare dell’area giochi

Da qualche giorno nella splendida pineta di Cevo riecheggia il rumore delle motoseghe utilizzate dagli operai del Consorzio forestale Alta Vallecamonica per abbattere decine e decine di alberi di alto fusto. Qualcuno ha ovviamente storto il naso, e anticipato che prenderà carta e penna per informare gli organi di vigilanza del presunto scempio ambientale immaginando che alla fine a cadere a terra saranno centinaia di abeti e pini pluridecennali.

A COSA è dovuta questa drastica operazione lo spiega il sindaco: «Premetto che non lo considero un taglio devastante - dice Silvio Citroni - ma un’operazione rivolta al rinnovamento del bosco, è legato a un intervento che intendiamo portare a termine entro l’estate per promuovere e attrezzare lo spazio della Pineta ampliando l’area giochi riservata ai più piccoli; proprio per dotare questo spazio di nuove attrezzature che offrano ai nostri ragazzi e agli ospiti nuove opportunità».

Il progetto risale a un anno fa, e per tutta l’estate scorsa è stato pubblicizzato nello Spazio feste affinché cittadini e turisti potessero eventualmente suggerire alcune modifiche. Osservazioni negative non ce ne sono state («apprezzamenti molti» dice invece Citroni). Quindi, l’amministrazione ha dato luce verde all’intervento che costerà complessivamente 150 mila euro alle casse comunali e il cui termine è previsto ai primi di giugno.

«Intendo rassicurare quanti si sono preoccupati di questi abbattimenti - continua il primo cittadino cevese -: molti alberi erano troppo vecchi e perciò il loro destino era segnato. Nel progetto è poi prevista la messa a dimora di 250 nuove piante. Per cui tutti devono stare tranquilli: non stiamo distruggendo la Pineta: un’area che interessa prima che a chiunque altro ai cittadini di Cevo, che la conservano con un affetto quasi maniacale perchè è il nostro fiore all’occhiello».

A proposito di Pineta a che punto è la situazione dello Chalet, una struttura ricettiva costata alcuni miliardi (di lire) che non è mai decollata? «Stiamo valutando alcune soluzioni e credo che siamo sulla strada giusta per farla rivivere - sostiene Citroni -. A giorni lanceremo un bando pubblico per la gestione del bar-pizzeria che contiamo di affidare prima dell’estate. Poi abbiamo in cantiere il recupero del fabbricato che, se la politica valligiana condividerà la proposta, dovrebbe diventare la sede del Parco dell’Adamello».

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