Serre, mattoni e fornerie
L’altruismo di Berzo Demo
tende la mano al Kenya

È stata la mobilitazione all’insegna della solidarietà e del riscatto dell’associazione «El Teler» presieduta da Lino Balotti, affiancata in questa iniziativa dalle parrocchie di Berzo, Demo e Monte,...
Serra e coltivazioni  «missionarie» regalano speranza al  Kenya
Serra e coltivazioni «missionarie» regalano speranza al Kenya
Serra e coltivazioni  «missionarie» regalano speranza al  Kenya
Serra e coltivazioni «missionarie» regalano speranza al Kenya

È stata la mobilitazione all’insegna della solidarietà e del riscatto dell’associazione «El Teler» presieduta da Lino Balotti, affiancata in questa iniziativa dalle parrocchie di Berzo, Demo e Monte, a permettere ancora una volta a padre Roberto Sibilia di proseguire nella realizzazione dei suoi progetti a Baragoi, nella diocesi di Maralal, in Kenya, nella quale concetti come qualità della vita e certezza del domani sono piuttosto astratti. Grazie al ricavato della festa intitolata «Ponti di solidarietà», al missionario della Consolata originario di Andrista di Cevo, un religioso instancabile che opera da oltre trent’anni in Africa, è stata consegnata una somma significativa che il sacerdote utilizzerà soprattutto per completare un’area coltivata a ortaggi, preziosa per migliorare le disponibilità alimentari della popolazione, e per rilanciare la produzione di mattoni.

Proprio padre Roberto spiega che nonostante la siccità che dura da ormai da sei mesi a Baragoi sta cercando di realizzare due progetti: «Uno di tipo agricolo, lungo il corso di un fiume in secca. In questo caso abbiamo attivato (lo affiancano come responsabili del piano un maestro, uno studente che ha terminato le scuole superiori e tre volontari saltuari) una serra che ci è stata donata dalla diocesi di Maralal e che abbiamo recintato. Dopo aver scavato a mano un pozzo per l’approvvigionamento idrico, qui coltiviamo ortaggi e frutta».

IL MISSIONARIO VUOLE poi incrementare la produzione casalinga di mattoni, che da queste parti sono costituiti da 7 parti di terra e da una di cemento. «Utilizzandoli - continua il religioso camuno - vorremmo anche concretizzare un altro desiderio, ovvero costruire una piccola forneria». Anche perchè a Baragoi la popolazione è in aumento. Il motivo? Da queste parti sono di stanza poliziotti e militari inviati a causa delle lotte etniche tra le due tribù Samburu e Turkana, in conflitto perenne per la proprietà del bestiame. «Costruiremo una casetta per collocarci il forno per preparare il pane, utilizzando i mattoni che già produciamo e subito dopo inizieremo l’attività», conclude il missionario. L.RAN.

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