Ski area continua a girare
e cerca fondi sul territorio

Il sostantivo non è riferibile, ma facilmente intuibile: Giuseppe Polonioli presidente di Montecampione Ski area, come al solito non ha peli sulla lingua raccontando la situazione. E nel dipingere in modo più che efficace l’andamento di questi triste inverno sciistico in corso parla di una «stagione di m...».

NEVE NATURALE arrivata con molto ritardo e non in quantità soddisfacenti; inversione termica e freddo che non hanno consentito di rimediare a dovere alla carenza con il ricorso all’innevamento artificiale. E in più la pioggia (scarsa pure quella) che ha eroso quel poco di manto bianco caduto, e conseguentemente gli impianti funzionanti a singhiozzo con parecchie piste chiuse, con la risorsa rappresentata dalle vacanze natalizie sostanzialmente persa.

Che poi nelle altre stazioni tutto sia andato «da sogno» il presidente di Ski area stenta a crederlo. Di certo il suo bicchiere appare mezzo vuoto e lo dirà nella prossima assemblea dei soci convocata per sabato 13 febbraio. All’ordine del giorno la relazione sull’andamento della srl, la sostituzione di un membro del consiglio d’amministrazione e al termine dibattito e proposte.

«STIAMO tenendo aperte le piste di quota 1.200 (baby, Panoramica e Canalone) e 1.800 (Baite, Larice e campo scuola) con i relativi oneri connessi alla neve programmata e altri facilmente comprensibili - spiega Polonioli - e abbiamo dovuto sopportare critiche immancabili, ma anche insopportabili». Ringraziando «tutti coloro che non hanno guardato da un’altra parte», il presidente non manca però di sollevare il problema del finanziamento della società: lo fa da una parte ricordando che i costi di gestione e manutenzione degli impianti li si debba sostenere a prescindere dal numero di persone che sciano, e dall’altra riportando ai soci una sua lettera nella quale sollecitava il contributo economico di commercianti e residenti. Un tema che finirà al centro dell’imminente assemblea dei soci. D.BEN.

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