Pausa caffè dal sapore solidale
«Non solo bar» oltre gli schemi

di Mila Rovatti
L’inaugurazione del «Non solo bar» aperto a Lavenone
L’inaugurazione del «Non solo bar» aperto a Lavenone
L’inaugurazione del «Non solo bar» aperto a Lavenone
L’inaugurazione del «Non solo bar» aperto a Lavenone

Alternativi e assolutamente esclusivi; nel senso che il loro è rimasto l’unico esercizio pubblico del paese. Sono i ragazzi del «Non solo bar» di Lavenone, gli assistiti diversamente abili della coop Cogess che per l’inverno lasciano il chiosco a fianco del campo sportivo e si spostano in via Nazionale, a fianco del Comune.

La festa inaugurale del nuovo e appunto unico locale è avvenuta ieri pomeriggio, e ha rappresentato concretamente anche un tassello della rete di accoglienza sociale prevista dal progetto «Valli Resilienti» (Valsabbia e Valtrompia) finanziato dal programma AttivAree della Fondazione Cariplo

«Il nostro obiettivo è semplice e insieme ambizioso - spiegano i responsabili della Cogess -: offrire un’opportunità lavorativa ai giovani con una disabilità lieve offrendo allo stesso tempo un’inedita offerta ricettiva che sfida le leggi del welfare e del mercato, crea inclusone e differenzia la proposta turistica di questi territori».

Da tre anni la cooperativa sociale gestisce già con successo il chiosco di Lavenone e da un anno anche l’Ostello, impegnando 15 ragazzi con disabilità e 5 operatori che supervisionano i progetti individuali e l’attività. E da ieri, per offrire una continuità che vada oltre la stagione estiva, integra queste proposte con un locale al chiuso e completamente ristrutturato. Un regalo anche per il paese, perché questo sarà l’unico bar aperto dopo la chiusura di molte attività.

Un «Non solo bar» in cui fermarsi a bere un caffè che racchiude in sé molti altri contenuti offrendo occasioni di solidarietà e condivisione. Uno spazio in cui non ci si può aspettare di essere serviti in un minuto, come dall’esercente sotto casa, ma perfetto per fermarsi a osservare che l’inclusione sociale è realmente possibile.

IERI all’inaugurazione, insieme al presidente della Cogess Angelo Tosana, il sindaco di casa Claudio Zambelli, e molte delle persone rappresentative deel progetto Valli Resilienti c’erano i responsabili di numerose associazioni che sostengono l’iniziativa. E dopo i discorsi di rito la serata è continuata con la festa di chiusura del chiosco estivo; con giochi di animazione per i bambini e attività a premi per i più grandi.

L’apertura è stata salutata anche da una lettera dell’attore Luca Argentero, il quale a sua volta da anni porta avanti un progetto di solidarietà che si chiama «1 caffè». Nella sua lettera di «in bocca al lupo», Argentero invita i ragazzi e gli operatori della cooperativa a «continuare su questa strada, il progetto è bellissimo! Se poi qualcuno si lamenta dell’attesa basta rispondere con un sorriso: per fare le cose per bene serve sempre un po’ di tempo».

Suggerimenti