Voto «bulgaro» a Odolo, Cassetti cala un tris

di Massimo Pasinetti
Fausto Cassetti è stato eletto per la terza volta alla guida di Odolo
Fausto Cassetti è stato eletto per la terza volta alla guida di Odolo
Fausto Cassetti è stato eletto per la terza volta alla guida di Odolo
Fausto Cassetti è stato eletto per la terza volta alla guida di Odolo

Una riconferma «bulgara» per il sindaco uscente di Odolo Fausto Cassetti, trionfante per il terzo mandato consecutivo. Nella prima occasione, dieci anni fa, le liste in gioco erano 4, e Cassetti diventò sindaco col 37% circa dei voti. Cinque anni dopo la ricerca del bis, con tre liste in campo, e lui si confermò con un grande 71,3%. Le altre 2 liste non arrivarono insieme al 30% dei voti.

Ora invece Cassetti s’è trovato a fronteggiare un solo avversario, Pierluigi Tononi. E di nuovo ha vinto con una percentuale «bulgara», il 73,5%: «Una riconferma, anche nei numeri, che suscita un pensiero di gratitudine e riconoscenza verso gli odolesi. Difficoltà e fatiche affrontate amministrando scompaiono davanti alla fiducia ricevuta dagli elettori. Come potrei non impegnarmi più, dopo un tale segnale di apprezzamento? Dedico gran parte della vittoria ai miei genitori Francesco e Marilena che in questi anni mi hanno sempre supportato con grande orgoglio nelle mie battaglie, felici del mio successo».

«Ora il primo passo da compiere - annuncia - è nominare la giunta, che terrà conto di chi ha preso più preferenze ai seggi: «Il tutto verrà ufficializzato nel primo consiglio comunale, che si terrà entro la fine del mese di giugno. Poi inizieremo anche a distribuire le tante deleghe da assegnare, perché non possono essere solo sindaco, vicesindaco ed un assessore ad occuparsi di tutto. Sarà la squadra, tra l’altro ben amalgamata e distribuita sul territorio».

Che differenza nota tra i tre diversi momenti che l’hanno vista indossare la fascia tricolore di sindaco? «La prima esperienza è stata la più forte perché da neofita non sapevo davvero a cosa stavo andando incontro. La seconda, ed ancor più la terza volta, sono state da un certo punto di vista più brevi, perché ormai ero consapevole e sapevo bene a cosa andavo incontro. Ma proprio questa consapevolezza mi ha fatto vivere, soprattutto stavolta, un’emozione più intensa, meglio percepita e meglio assaporata. In ogni caso, ognuna delle 3 emozioni è stata si diversa dalle altre, ma uguale nella intensità personale. Uno stupore ed una sorpresa che ogni volta si ripetono».

In questi 10 anni passati, due tornate amministrative, che cosa si è perso sul piano personale? «Naturalmente, se si vuol far bene il sindaco bisogna sottrarre tempo agli affetti famigliari ed al lavoro. È a quest’ultimo che ho tolto di più, sacrificandolo un po’ sull’altare del bene della comunità odolese. Cosa che se tornassi indietro rifarei. E che visto che continuerò per altri 5 anni, rifarò».

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