Commercianti, la crisi morde: il Comitato ha toccato il fondo

di Fabio Zizzo
Piazza Portegaia:  uno dei cuori del commercio a Lumezzane
Piazza Portegaia: uno dei cuori del commercio a Lumezzane
Piazza Portegaia:  uno dei cuori del commercio a Lumezzane
Piazza Portegaia: uno dei cuori del commercio a Lumezzane

Mai come in questo periodo il comitato dei commercianti di Lumezzane vive uno stato di profonda crisi. I sentimenti prevalenti sembrano essere la rassegnazione e il disinteresse, che combinati con il periodo decisamente complicato per il settore e con un momento non facile per quella che un tempo era la capitale della Valtrompia, stanno fiaccando - e non poco - l’azione del sodalizio. L’ennesima conferma la si è avuta durante l’ultima riunione convocata dal presidente del comitato Massimo Saleri, per fare il punto sulla situazione e sulle prospettive e per illustrare alcune iniziative organizzate con il Comune. Tra le centinaia di realtà attive a Lumezzane e gli altrettanti potenziali membri del comitato, soltanto una ventina di persone hanno risposto all’appello, sintomo di un lento ma inesorabile dissanguamento di risorse ed energie. Sono lontani i tempi in cui la notte bianca «Armonie e Sapori», organizzata per cinque edizioni e poi finita su un binario morto (non senza polemiche), attirava migliaia di valgobbini. E probabilmente ad assestare il colpo di grazia è stata l’ennesima stagione estiva scandita da sagre, feste parrocchiali e tornei sportivi. UN CALENDARIO talmente fitto di appuntamenti da suscitare i mugugni di numerosi esercenti, soprattutto dei gestori di bar e di ristoranti, che vedono i loro locali svuotarsi. La riunione è stata anche l’occasione per presentare il nuovo bando comunale, scritto proprio con il Comitato, che fino al 10 settembre metterà a disposizione 70mila euro per rinnovare i locali e favorire nuove aperture, soprattutto da parte di giovani e soggetti svantaggiati e in particolare per le piccole attività. Un’opportunità che rischia però di restare lettera morta. «ATTUALMENTE è tutto fermo per le poche richieste di adesione arrivate - conferma il presidente Saleri - Il direttivo del comitato ha bisogno di forze fresche, per rinnovare il sodalizio e garantire la continuità, ma anche di semplici volontari». Poi la richiesta di un’intesa con gli organizzatori delle sagre per non penalizzare le attività commerciali e per stabilire una forma di coordinamento di tutte le iniziative. Restano i rapporti difficili con il Comune, più volte accusato di non sostenere il commercio, ma il disagio sembra venire più che altro dall’interno della categoria. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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