Ecco la boutique del Nostrano

di Edmondo Bertussi
L’aspetto attuale della ex stazione forestale di Bovegno
L’aspetto attuale della ex stazione forestale di Bovegno
L’aspetto attuale della ex stazione forestale di Bovegno
L’aspetto attuale della ex stazione forestale di Bovegno

Investire nella realizzazione di un prodotto di alta qualità serve a poco se poi non si è in grado di confezionarlo a costi abbordabili e di venderlo a prezzi remunerativi. E se non si dispone di una «vetrina» adeguata ed efficace. Lo sanno bene nell’alta valle del Mella, territorio di produzione di quel formaggio Nostrano Valtrompia che ha ottenuto il riconoscimento della Dop, che porta al traino anche altre eccellenze casearie ma che continua a essere, oltre che ottimo, poco conosciuto. E la prossima risposta a questa carenza sarà l’apertura di un punto vendita nella vecchia caserma dell’ex corpo forestale dello Stato di Bovegno.

Avviato a soluzione il primo problema con la stagionatura in miniera a Graticelle di Bovegno, in una galleria preparata per ospitare a regime 800 forme, l’attenzione si è appunto focalizzata sul secondo. Ed è questa la vera novità annunciata nel convegno nel forno fusorio di Tavernole curato dalla Comunità montana in occasione del quale sono stati presentati agli operatori i progetti in atto o al via riguardanti la filiera del formaggio: quello della vendita è l’anello sul quale si reggerà il futuro del resto.

NE HA PARLATO nella sua relazione Fabrizio Veronesi, direttore dell’area Tecnica della Comunità montana, concludendo gli interventi sulle azioni già messe in campo in sinergia da Comunità, Gal Gölem e dal progetto valtrumplino-valsabbino «V@lli Resilienti»: una operazione, quest’ultima, già finanziata dalla Fondazione Cariplo con 4,4 milioni, e cche con i cofinanziamenti vale 6,5 milioni.

I progetti presentati riguardanti la filiera del formaggio valgono due milioni, e ci sono risorse già disponibili per il piano pilota seguito dall’Università di Parma per la stagionatura in miniera a Graticelle di Bovegno (256 mila euro di cui 145 mila dalla Regione) già avviato; l’operazione foraggio-formaggio (303 mila euro) sui fondi da Fondazione Cariplo del 2015 avviato lo scorso anno; la realizzazione di un impianto di compostaggio del letame (550 mila euro) su fondi Cariplo e appunto il nuovo punto vendita di Bovegno che richiederà un investimento da 150 mila euro; sempre coperto da V@lli Resilienti.

Comunità montana e Comune di Bovegno realizzeranno come detto la vetrina casearia nella ex stazione forestale, visibilissima e facilmente accessibile dalla provinciale. Il punto vendita è stato progettato per essere un palcoscenico esclusivo per i prodotti locali, sarà gestito da operatori formati e qualificati e da un manager di rete individuato con un bando; persone che oltre ai formaggi sappiano «vendere» il territorio.

Non un semplice negozio, ma una struttura nella zona di produzione adatta per sedersi e gustare, e anche un polo per iniziative riguardanti tutte le strategie di vendita nel futuro. Che sono raccolte nell’ulteriore progetto «Promozione e marketing campagne integrate valorizzazione Dop» (per 250 mila euro) inserito tra le azioni del Piano di sviluppo locale del Gal Gölem già al primo posto nella graduatoria della Regione per il finanziamento e ora in attesa, in seguito a vari ricorsi di altri Gal, della pronuncia del Tar.

Suggerimenti