Lumezzane non dimentica Sergio Mori

di Marco Benasseni
Il designer Sergio Mori
Il designer Sergio Mori
Il designer Sergio Mori
Il designer Sergio Mori

Obiettivo raggiunto: la memoria di Sergio Mori verrà preservata grazie all’impegno di amici e clienti del giovane designer scomparso lo scorso anno. A marzo è stato presentato il concorso alla Laba di Brescia, il primo luglio sono stati consegnati oltre 50 progetti preparati dagli studenti. Tra le ottime proposte presentate, ne sono state selezionate tre che potranno aggiudicarsi le borse di studio da 4 mila euro l’una messe in palio. Le premiazioni sono in programma il 16 settembre nella sede cittadina della Laba, in via Vender.

NEL FRATTEMPO è stata fondata la Sergio Mori Foundation, presieduta dalla nipote 18enne, Giovanna Mori. Per finanziare le borse di studio messe in palio dalla fondazione, verranno usate le royalty a cui le aziende e la famiglia Mori hanno deciso di rinunciare per garantire un anno di studi universitari ai vincitori. Il concorso propone due temi distinti: uno di prodotto e un secondo di ricerca. «I progetti potevano essere due - spiega il docente e designer Stefano Pasotti - C’era la possibilità di lavorare sulle linee guida dettate dalle aziende che finanziano le borse di studio, quindi, partendo da Napkin, produttrice di penne perpetue, è stato chiesto di ideare un oggetto scrivente da indossare; l’altra possibilità era quella di una proposta ecosostenibile in grado di cambiare le abitudini quotidiane». Oltre a Napkin, partecipano al progetto e fanno parte della Fondazione l’Idrosanitaria Bonomi e l’Italdadi, aziende con le quali il designer aveva stretto da prima un rapporto professionale, e poi una forte amicizia basata sulla profonda stima reciproca.

IL PROGETTO è sostenuto dallo zio Massimo Bossini, mentre le officine Tampalini forniranno le targhe per i vincitori. Intensità, professionalità e una sobria ricerca estetica sono i caratteri dei lavori del designer lumezzanese. Attivo in molti campi della produzione industriale, ha sempre saputo coniugare rigore compositivo e spinta all’innovazione, eleganza e funzione. Ha comunicato e condiviso la sua esperienza svolgendo con passione l’attività didattica. «Sono rimasta colpita dalle persone che hanno deciso di partecipare fattivamente a questo progetto - dichiara Giovanna Mori - Mi riempie il cuore sapere che amici di mio zio e alcune importanti aziende hanno voluto creare qualcosa di concreto per tener viva la memoria di Sergio e di fidarsi di me».

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