Missionario da sempre
«Ma il mio cuore è qui»

di Edmondo Bertussi
Padre Giancarlo Rizzinelli
Padre Giancarlo Rizzinelli
Padre Giancarlo Rizzinelli
Padre Giancarlo Rizzinelli

Padre Giancarlo Rizzinelli, scalabriniano, da mezzo secolo in Brasile, è tornato a Marcheno per ricordare anche nel suo paese i 50 anni di sacerdozio. Il 18 marzo, ricorrenza dell’ordinazione, aveva festeggiato in missione.

Adesso è in Valtrompia, ma a 75 anni, dopo una «revisione» generale a ottobre, vorrebbe tornare laggiù.

«Sono brasiliano - dice sempre - Marcheno è nel mio cuore. Non voglio finire in una casa di riposo. Ma decideranno i superiori».

Classe ’41, ordinato nel ’66, subito in Brasile nella periferia di San Paolo, ricorda che celebrava e faceva catechismo in italiano. Ha vissuto la trasformazione epocale, economica, civile e religiosa del Brasile da testimone e protagonista nel suo ordine. Missionario nel Nord, a Parà, a contatto con le riserve dei nativi dove si muoveva in barca (c’è stato anche un capovolgimento nelle rapide uscendone miracolosamente illeso), nel 1981 è padre superiore provinciale a San Paolo, nell’86 di nuovo missionario di frontiera in Rondonia sul confine boliviano, ma anche rettore in seminario (a Paranà), e poi ancora nel Mato Grosso, a Cuiabà.

«A 72 anni - racconta - diventai pensionato cittadino sul mare, a 65 chilometri da San Paolo, a Guaruja. Non ho responsabilità dirette, sto tra la gente, vado a trovare anziani e malati».

ATTRAVERSO la sua esperienza, sintetizza il senso di mezzo secolo suo e del suo ordine fondato nel 1887 dal beato Scalabrini. «Non siamo mai stati missionari tra gli infedeli, ma tra i battezzati emigrati. L’ordine ha circa 700 padri, come alle origini. Le vocazioni solo italiane fino agli anni Cinquanta, sono diventate italo-brasiliane, poi brasiliane e latino-americane».

Una globalizzazione avvenuta di pari passo con quella del Brasile, dove i cattolici dagli anni ’60 al 2000, sono passati dall’89% al 61%. Un sorriso pensoso: «Mi piaceva di più la Chiesa brasiliana di trent’anni fa: la teologia della liberazione l’aveva resa lontana da Roma ma effervescente, dialogante».

A Marcheno nei giorni scorsi ha voluto una festa intima coi suoi familiari, con immagine ricordo in portoghese, diventata speciale chiamando all’altare due coscritti che per straordinaria coincidenza pure celebravano le nozze d’oro: Fiorina Fausti col marito Mario Baresi, Oreste Bertussi con la moglie Tina Rizzinelli.

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