Un porto sicuro tra boschi e crinali

di Edmondo Bertussi
I lavori per il nuovo bivacco all’interno del complesso di Malga Croce
I lavori per il nuovo bivacco all’interno del complesso di Malga Croce
I lavori per il nuovo bivacco all’interno del complesso di Malga Croce
I lavori per il nuovo bivacco all’interno del complesso di Malga Croce

I lavori procedono speditamente coordinati da Francesco Galesi per il Cai di Gardone e il 6 agosto è fissata la festa dell’inaugurazione: parliamo del nuovo bivacco a 1500 metri di altezza all’interno del complesso di Malga Croce del Comune di Marmentino, a Pian del Bene, la zona pianeggiante tra Pezzeda e Monte Ario che deve il suo nome agli splendidi pascoli e malghe in grado di ospitare nei tempi andati mille capi di bestiame.

UN BALCONE con vista straordinaria sul Golem, con a 25 minuti la cima del Monte Ario (1700 metri di quota) che spalanca la vista sulle Prealpi. Raggiungibile dai Piani di Vaghezza, ma anche sul bordo opposto dalla Pezzeda e dalla sottostante Valsabbia, sarà gradito luogo di sosta, riparo e ristoro per gli appassionati delle camminate sulle montagne della Valtrompia. In posizione strategica, a un tiro di schioppo dal sentiero 3V che consente il periplo dell’intero sistema montuoso dell’Alta Valle, ne sarà utilissimo punto di appoggio. Nasce dalla sinergia produttiva tra il Cai di Gardone e il Comune di Marmentino e dimostra come si possano realizzare opere piccole ma importanti usando anche un pizzico di fantasia e di inventiva.

IL COMUNE aveva quella stalletta di circa 40 metri quadrati in Malga Croce da recuperare nel complesso messo a norma per la produzione casearia con un investimento di 210.000 euro nel 2012. Spiega, esprimendo grande soddisfazione, il sindaco Sergio Piardi che l’Amministrazione aveva messo in bilancio 2015 l’intervento per 35.000 euro: lo realizza in seguito all’accordo col Cai con 5.000 euro, con piena disponibilità dell’alpeggiatore Fabio Piardi che ha condiviso il progetto rinunciando all’utilizzo della stalletta.

Il Comune ha realizzato le opere di livellamento del pavimento, la predisposizione per il collegamento della stufa e del lavabo, una soletta in legno per rendere maggiormente gradevole e isolata la struttura, una delimitazione esterna con recinzione in pali di castagno che lo rende anche subito distinguibile da lontano.

Il Cai ha realizzato una tramezza per dividere il vano giorno dal vano notte, la tinteggiatura interna e l’arredamento. Mauro Baglioni, presidente della sezione del Cai, esprime pure il suo entusiasmo, sottolineando che il sodalizio ha nel suo statuto la conservazione e valorizzazione dell’ambiente montano. Di fronte alla proposta del Comune, e dopo attenta valutazione, ha accettato volentieri: fa sistema sul 3 V col bivacco del Cai Grazzini in Cludona al Maniva, su un bellissimo itinerario. Spera solo che venga rispettato da tutti, non come successo ultimamente con i furti al Grazzini.

All’interno del nuovo bivacco si potranno trovare beni di prima necessità come coperte, la scatola del pronto soccorso e qualcosa per scaldarsi. Utilissimo in caso di emergenza, il locale sarà provvisto di letti, stufa a legna, cucina a gas, acqua, stoviglie e tutto ciò che possa rendere confortevole la permanenza in un ambiente meraviglioso.

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