Veleni nel Mella, in Comune
si discute sulle risposte

Come fare muro agli inquinatori manifestando la concreta volontà del Comune di perseguirli? Varando una ordinanza sulla tolleranza zero nei confronti di chi scarica reflui industriali nel Mella. È questa, in sintesi, la richiesta fatta dai consiglieri di Progetto democratico di Villa Carcina al sindaco Gianmaria Giraudini in seguito alla moria di pesci avvenuta lungo il fiume a fine agosto.

Per Stefano Mino, capogruppo di minoranza del Pd, sarebbe importante alzare il livello di attenzione, visto che nella maggior parte dei casi non si trovano i responsabili degli avvelenamenti. «Chiediamo al sindaco di studiare un’ordinanza affinché questi comportamenti diventino reati ambientali che rientrano a pieno titolo nel Codice penale - è stato proposto in consiglio comunale -. Riteniamo ci siano tutte le condizioni dare un segnale forte contro i danni ecologici».

L’assessore all’Ambiente Anna Rizzinelli ha replicato affermando che il tema ambientale resta primario per l’amministrazione comunale, e spiegato che questi episodi, oltre a sottolineare le fragilità del Mella, fanno emergere la necessità urgente del depuratore di valle, che sarà presentato nel suo progetto definito entro la fine dell’anno. Poi ha riportato al consiglio comunale le tappe dell’episodio avvenuto il 25 agosto ed evolutosi poi con una comunicazione dell’Arpa che suggerisce di coinvolgere i comuni di Sarezzo e Villa Carcina, insieme all’Azienda servizi Valtrompia, per controllare alcuni scarichi tra l’Esselunga e il ponte a Sud.

Anche per il sindaco Giraudini il problema non è da sottovalutare, ma l’intenzione resta quella di combattere questi reati in maniera congiunta: «La salute del fiume mi sta a cuore, ma piuttosto che emettere un’ordinanza come singoli vogliamo portare il tema a livello sovracomunale. Preferiamo un’azione corale con la Comunità montana, con la quale stiamo già dialogando». M.BEN.

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