Via le ferite e i danni provocati dal maltempo

di Laura Piardi
Gli argini erosi dalla furia del Mella nella zona di via MameliL’intervento di pulizia da fango e detriti nell’area del ponte bianco
Gli argini erosi dalla furia del Mella nella zona di via MameliL’intervento di pulizia da fango e detriti nell’area del ponte bianco
Gli argini erosi dalla furia del Mella nella zona di via MameliL’intervento di pulizia da fango e detriti nell’area del ponte bianco
Gli argini erosi dalla furia del Mella nella zona di via MameliL’intervento di pulizia da fango e detriti nell’area del ponte bianco

Anche a Gardone è tempo di bilanci dopo la devastante ondata di maltempo di fine ottobre: 160mila euro l’ammontare dei danni provocati da pioggia, vento e smottamenti su tutto il territorio. «Abbiamo suddiviso l’elenco dei danni in due parti - spiega l’assessore ai lavori pubblici Piergiuseppe Grazioli - i danni registrati sul fiume Mella si aggirano intorno ai 132mila euro, e quell’area è di competenza del Genio Civile e quindi della Regione. I danni sul territorio ammontano a circa 25mila euro». Le zone più colpite? L’area del cimitero, via Filzi, Padile e Magno. «ABBIAMO provveduto a effettuare lavori per 25mila euro - prosegue l’assessore - 15mila dei quali prelevati dal fondo di riserva e altri 10mila inseriti nel capitolo verde pubblico». Si è dovuto intervenire su 50 piante abbattendole, di cui una ventina nella zona sotto la posta a Magno; per altre 10 si sta valutando il da farsi; 2 cipressi del cimitero stanno per essere ripiantati; 3 alberi sono stati messi in sicurezza a opera di privati. «È stata evacuata un’abitazione in via Filzi - precisa il sindaco Pierangelo Lancelotti - un albero pericolante la minacciava. Abbiamo avuto il supporto di alcuni cittadini, che hanno tagliato gli alberi abbattuti e sgombrato il legname». Per quel che riguarda il reticolo idrico minore, ogni anno la Comunità Montana destina 12mila euro agli interventi necessari; il Comune si preoccupa della manutenzione. «Le foci di Re, Tronto e di altri torrenti minori erano in perfetto ordine e quindi non hanno causato problemi - aggiunge Grazioli - Così come quella del Bimmo». La costante manutenzione insomma si è rivelata fondamentale. I danni più ingenti si sono registrati sul fiume Mella: circa 130mila euro. C’è stata una grossa erosione nella zona delle Cornelle, dietro l’ipsia Zanardelli, e poi nelle due aree destinante ad assorbire le esondazioni, in via Zanardelli e vicino al ponte bianco alla Dolomite. «Il danno maggiore - spiega Lancelotti - si è avuto tra il ponte delle Cornelle e la zona dietro l’Ipsia: argini erosi e danni per circa 80mila euro. La Regione è già al lavoro». Per quel che riguarda il Mella, a bilancio ci sono 27mila euro per incarichi di progettazione che saranno affidati entro fine anno. Un esperto si occuperà di verificare la difesa spondale dai confini con Marcheno fino a Sarezzo. Obiettivi: l’abbattimento definitivo del ponte nella zona Dolomite e di quello del banco di prova, oltre alla creazione di una nuova passerella ciclopedonale all’altezza del Parco del Mella. Saranno sistemati gli argini, risagomato l’alveo nella zona del banco di prova e ridefinite le aree di allagamento. Pronti i progetti, si attenderanno i fondi dalla Regione. •

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