Zootecnia, piani e fondi
per l’operazione Nostrano

Alpeggi in Valtrompia
Alpeggi in Valtrompia
Alpeggi in Valtrompia
Alpeggi in Valtrompia

Era rappresentato l’intero comparto agricolo e zootecnico dell’alta Valtrompia - istituzioni e addetti ai lavori - nell’evento che è stato ospitato sere fa dall’auditorium del forno fusorio di Tavernole. Nella cornice del grande sito di archeologia industriale si parlava di situazione e prospettive del settore alla luce del Piano di sviluppo locale (Psl) del nuovo Gal «Gölem Valle Trompia e Colline Prealpi Bresciane»: un ente che si occupa di un territorio con 150 mila abitanti; 22 comuni e 42 soggetti istituzionali e privati, tra i quali Università di Brescia e facoltà di Agraria dell’Università di Parma.

SUL TAVOLO ci sono 22 progetti pronti, candidati a 6 milioni dei 65 messi sul piatto dalla Regione nel suo Programma di sviluppo rurale 2014/2020, che muoverebbero oltre 10 milioni di investimenti in filiere produttive locali, nella tutela ambientale e nel turismo sostenibile.

C’era anche l’assessore regionale all’Agricoltura Giovanni Fava, e proprio il suo intervento era attesissimo proprio per via di quei 65 milioni per i Psl dei gal lombardi ora all’esame dei tecnici: la ripartizione è attesa per metà giugno. «La nuova filosofia della Regione - ha assicurato Fava - è basata sul principio che il cibo è un bene assoluto, e lo sviluppo del territorio deve avvenire attraverso la promozione dei prodotti locali, con tutto quello che ciò comporta per investimenti in infrastrutture, filiere e azioni sul mercato».

L’incontro, coordinato da Fabrizio Veronesi, funzionario della Comunità, insieme a quanto fatto sul piano culturale e di immagine, ha messo al centro in particolare il Nostrano Valtrompia e i due progetti relativi che, coinvolgendo da protagonisti i privati, puntano a sciogliere una volta per tutte i nodi che impediscono la crescita della produzione dell’eccellente Dop: il foraggio che come previsto dal disciplinare europeo deve arrivare solo dal territorio e che ha subito forti riduzioni per l’abbandono dei pascoli e un adeguato impianto di stagionatura.

Il primo «Progetto For(m)aggio» ha come capofila il Consorzio Valli (capofila con 145 mila euro, partner la Comunità montana con 28 mila) è già finanziato e all’avvio: 303 mila euro complessivi, 130 mila dei quali dalla Fondazione Cariplo. Poi c’è il «Dop stagionato in miniera», un progetto pilota vede invece come capofila il Consorzio Nostrano Valtrompia (con 75 mila euro) che vede partner Università di Parma, Formaggi Tre Valli (stagionatore) e azienda agricola Mensi Adriana: un investimento di 256 mila euro con 147 mila richiesti su fondi regionali.

I risultati prevedibili per queste operazioni? Questa la dichiarazione rilasciata a Bresciaoggi dall’assessore Fava: «Premesso che il giudizio finale spetta ai tecnici, posso dire che la progettazione del Gal Valtrompia appare in linea con la filosofia regionale; promozione del territorio attraverso i prodotti locali». E.BERT.

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