Il popolo di
Harry Potter ha
invaso la Rocca

di Maria Luisa Piaterra
All’ombra della Rocca una domenica di magia ispirata all’ultimo libro della saga di Harry Potter La «carica» dei piccoli maghi invade il prato della fortezza di Lonato Harry Potter e tre streghette
All’ombra della Rocca una domenica di magia ispirata all’ultimo libro della saga di Harry Potter La «carica» dei piccoli maghi invade il prato della fortezza di Lonato Harry Potter e tre streghette
Harry Potter in Rocca (Fotolive)

Nel cielo è mancato solo un fulmine improvviso, ma qualche goccia di pioggia e nuvole grige hanno conferito una suggestiva atmosfera british alla «Giornata fantastica con Harry Potter» andata in scena ieri alla Rocca di Lonato.

LOCATION E METEO ideali insomma per ricreare lo scenario del castello di Hogwarts dove è ambientata la saga del maghetto con la cicatrice più amato al mondo. Un’occasione per adulti e bambini di vivere in prima persona le avventure di Harry Potter. Filo conduttore della giornata la storia narrata nell’ultimo volume della saga, dal titolo «Harry Potter e la maledizione dell’erede». Oltre 2.300 persone si sono fatte coinvolgere dall’evento organizzato dalla Fondazione Ugo Da Como in collaborazione con la Compagnia San Giorgio e il Drago di Milano specializzata in animazioni in costume a tema storico e fantasy. All’ombra della Rocca si sono materializzate decine di cloni degli assistenti di Harry Potter. Bacchette magiche, cappelli, mantelli sono stati indossati anche dai più piccoli che hanno appreso sul posto i primi rudimenti di magia. Suddivisi nelle quattro diverse case, Tassorosso, Griffondoro, Serpeverde e Corvonero, dopo aver ascoltato il racconto della storia di Harry Potter e indicazioni preziose sull’arte magica, si sono lanciati a combattere contro i malvagi impersonati da un buon gruppo di genitori volontari rigorosamente vestiti a regola d’arte. Non poteva mancare nel parco della Rocca un campo allestito appositamente per giocare a Quidditch, lo sport ufficiale dei seguaci del mago inglese. Scope volanti, pozioni, giratempo e molti altri oggetti magici hanno fatto da contorno all’appuntamento diventato ormai una consuetudine. «Siamo alla terza edizione – spiega Roberta Valbusa della Fondazione Ugo Da Como –, e ogni anno che passa il successo cresce. Sono arrivate famiglie anche da Reggio Calabria e Napoli, dal Piemonte e dalla Toscana. È un evento che appassion e vogliamo farlo crescere sempre più dal punto di vista degli allestimenti per renderlo ancora più accattivante».

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