LA RUOTA GIRA CON MATTOTTI

La mitica Wonder Wheel del luna park di Coney Island: da venerdì tornerà a girare per i newyorchesi dopo essere stata ferma per un anno e mezzoLa copertina del New Yorker disegnata da Lorenzo Mattotti
La mitica Wonder Wheel del luna park di Coney Island: da venerdì tornerà a girare per i newyorchesi dopo essere stata ferma per un anno e mezzoLa copertina del New Yorker disegnata da Lorenzo Mattotti
La mitica Wonder Wheel del luna park di Coney Island: da venerdì tornerà a girare per i newyorchesi dopo essere stata ferma per un anno e mezzoLa copertina del New Yorker disegnata da Lorenzo Mattotti
La mitica Wonder Wheel del luna park di Coney Island: da venerdì tornerà a girare per i newyorchesi dopo essere stata ferma per un anno e mezzoLa copertina del New Yorker disegnata da Lorenzo Mattotti

Sospese. Così sono le nostre vite durante il Covid, così è bello che ripartano, ma ribaltando la parola: non incertezza angosciante, ma leggerezza sognante di due amanti appesi a una giostra, il mondo accogliente e colorato sotto il loro incontro volante. È l’immagine disegnata dal bresciano Lorenzo Mattotti per la copertina del New Yorker, che alla prossima uscita, lunedì 12 aprile, celebrerà la riapertura del parco divertimenti di Coney Island, prevista venerdì. Dall’ottobre 2019 la storica Wonder Wheel è immobile: la scorsa primavera i luna park non hanno riaperto dopo la pausa invernale a causa della pandemia. La ruota panoramica tanto amata dai newyorkesi non ha potuto festeggiare i suoi cento anni, caduti proprio nel 2020: «Il primo anno in un secolo in cui la Wonder Wheel non ha girato», ha detto la famiglia Vourderis, che dal 1983 gestisce la ruota. Non fosse abbastanza triste, lo scorso maggio è saltata anche un’altra ricorrenza: il decennale dell’inaugurazione del luna park di Coney Island. Tempo e divertimento che New York non vede l’ora di recuperare, ora che la campagna vaccinale offre una concreta speranza di ricominciare: si partirà a capacità limitata e i visitatori, oltre a comprare i biglietti online, dovranno rispettare il distanziamento sociale e indossare le mascherine. Le figure di Mattotti non le hanno, ma i loro volti non si toccano: delicato pudore, residuo timore, incredulità di fonte alla gioia che un gesto tanto semplice può dare dopo l’isolamento cui ci siamo abituati. Per Mattotti, che da 20 anni vive a Parigi, si è trattato anche di un periodo produttivo. «Ho riscoperto il piacere di disegnare, da cui per lungo tempo mi ero disconnesso - ha raccontato in un’intervista pubblicata dallo stesso New Yorker -. Sono anche ritornato a un’altra passione: la pittura su larga scala». La quarantena è iniziata quasi subito dopo il tour che aveva portato l’artista in giro per il mondo per presentare il film d’animazione «La famosa invasione degli orsi in Sicilia», uscito nel 2019. In quel periodo non si è dedicato all’illustrazione e da qualche anno non collaborava con il New Yorker. «Sono molto contento di aver ripreso. La direttrice artistica mi ha fatto capire che a New York si sta uscendo da un incubo, si respira una nuova aria. Ho proposto due o tre immagini: in quella che uscirà si vedono due ragazzi su questa giostra, il calcinculo, che sembrano baciarsi ma quasi non si toccano. È felice, ottimistica». Mattotti ama molto viaggiare: quest’estate, nella «pausa» dal lockdown, era tornato in Italia, girando «tra Toscana, Lazio, Umbria, scoprendo paesi meravigliosi, cose stupende». E Brescia? «Con Brescia ho un rapporto strano: ci ho passato i primi quattro anni di vita, ho ricordi legati alla primissima infanzia. Non mi dispiacerebbe fare un salto in Valcamonica, dove trascorrevo le vacanze con i miei genitori». A tempo debito. I vestiti dei due amanti sembrano intessuti di fili luminosi. La luce di un ricordo, di un luna park e, forse, quella in fondo al tunnel.•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Suggerimenti