La sfida di Scanferlato alla conquista della Scozia

Figlio d’arte – la mamma, Katya Santoro, è scenografa, costumista, artista dei fiori, il papà Antonio scrive di teatro - Nazareno Scanferlato, 27 anni, cresciuto a Ghedi e, musicalmente, alla scuola L'Ottava di Brescia con il maestro Paolo Cavagnini, attratto dal rock fin da adolescente, compositore e performer, ha trovato modo di esprimersi con la sua chitarra elettrica in Scozia. Ci aveva provato, in Italia, a mettere in piedi una band con talentuosi coetanei: i No Way Out (il nome che si erano scelti) ebbero un immediato successo, invitati a suonare in molte occasioni. Ma i locali in cui esibirsi con un organico completo (voce, chitarra, basso, batteria) non sono molti qui. La famiglia, che crede nel suo talento, non può che consigliargli di tentare la fortuna all'estero, specie in quei Paesi dove la cultura rock è ancora forte. Da lì la decisione a 22 anni di trasferirsi ad Edimburgo. L'inizio della nuova vita è, ovviamente, un po' difficoltoso, ma presa confidenza con il particolare accento scozzese e con i nuovi sistemi di vita, fra lavoro part-time e musica, tutto scorre secondo i piani. Presto Scanferlato forma una band con la quale diventa residente in un pub del centro, e, scoperto da un produttore londinese dell'era punk, avvia una collaborazione professionale. Frequenta i magici festival musicali organizzati sulle varie isole scozzesi, si apre al meraviglioso mondo della jam-session suonando anche a Glasgow. Iscritto al corso di produzione musicale al college, è stato selezionato da una famosa band locale, i She Burns Red, con i quali avrebbe molto di che suonare se non fosse per la pandemia. Comunque il carnet resta denso d'impegni pronti ad essere onorati appena possibile. Tra questi un tour, video e registrazioni in studio.•. © RIPRODUZIONE RISERVATA