CREATIVITA'

A Manerba un magico mondo in vetroresina

Chissà che duetto,  fra Elvis Presley e John Belushi & Dan Aykroyd alias The Blues Brothers... Spontaneo sognarlo, osservando le opere di Raf-StatueA Manerba riproduzioni fedeli di scimmie e altri generi di animali
Chissà che duetto, fra Elvis Presley e John Belushi & Dan Aykroyd alias The Blues Brothers... Spontaneo sognarlo, osservando le opere di Raf-StatueA Manerba riproduzioni fedeli di scimmie e altri generi di animali
Chissà che duetto,  fra Elvis Presley e John Belushi & Dan Aykroyd alias The Blues Brothers... Spontaneo sognarlo, osservando le opere di Raf-StatueA Manerba riproduzioni fedeli di scimmie e altri generi di animali
Chissà che duetto, fra Elvis Presley e John Belushi & Dan Aykroyd alias The Blues Brothers... Spontaneo sognarlo, osservando le opere di Raf-StatueA Manerba riproduzioni fedeli di scimmie e altri generi di animali

In un’epoca segnata da una tecnologia imperante anche nel settore dell’infanzia, la meraviglia per bambini di pochi anni, passa per riproduzioni in vetroresina di diversi «eroi» dei cartoni. Un mondo magico e fantastico che segna i percorsi infantili nel modo più naturale e probabilmente più capace di stimolare le famose celluline grigie di Poirot. Da Raf-Statue, in via Pergola a Manerba, si può fare un tuffo in una fisicità che ricorda come nella prima infanzia il momento tattile resti fondamentale nella formazione. «Vedere» e «toccare» diventano cose da imparare, non il contrario – come di norma si dice ai piccoli per evitare disastri (anche costosi). Metti un bambino in mezzo a un cortile pieno di eroi che hanno improvvisamente preso forma e si dimenticherà dell’iPad e della tv. Si troverà di fronte a uno Spiderman in tutte le dimensioni, fino a grandezza naturale, o a un Transformer di 2 metri, alto come un brontosauro o una giraffa che i due metri li supera al solo garretto. Ecco poi i leoni, le tigri, gli orsi. «Magie» che attraversano tutte le età e i generi. Non mancano infatti le riproduzioni di Elvis e dei Blues Brothers in formato naturale (colpevole, l’assenza di Mick Jagger e Keith Richards…), ma anche di bufali e tori, cavalli e giocatori di golf ed elefanti. Ma chi li compra? «Soprattutto stranieri. In Italia, gli acquirenti sono parchi giochi, aziende, ma anche ville private. Proprio oggi parte per una villa di Napoli un dinosauro alto due metri e mezzo, regalo di compleanno per un bambino» dice Raf, polacco in Italia da 20 anni, che fa realizzare al suo paese i vari soggetti per poi stoccarli a Manerba, venderli al dettaglio e mandarli in Europa. Ma se qualcuno, passando come abbiamo fatto noi, si fermasse e decidesse di comprare quell’asino a grandezza naturale? Non può mica metterselo sul tetto della macchina. «Non c’è problema, provvediamo noi alla spedizione». A rappresentare le varie attività ci sono anche cuochi, camerieri, dentisti, tutti sorridenti e professionali. Ma anche cesti del pane, bottiglie di vino e di olio, in più grandezze, come galli, cinghiali, ma anche spigole lunghe fino a due metri e funghi di un metro e mezzo. Per gli amanti delle civiltà antiche un bel faraone: signore e padrone di un Egitto dal Nilo infestato da coccodrilli fedelmente riprodotti a grandezza naturale. C’è anche un cavolo alto un metro. «È per un verduraio». Non mancano le figure storiche della comicità, fra cui Stanlio e Ollio (in diversi formati), e della religione, fra cui gli immancabili Padre Pio e la Madonna (in diversi formati), blasfemamente esposti al fianco di una prorompente majorette a grandezza naturale. Inquietanti le fauci di quella tigre del Bengala, ovviamente a grandezza naturale. E che se ne fa uno di una tigre del Bengala in vetroresina? «Se la mette in giardino al posto di una vera». Certamente è meglio una tigre in vetroresina che vera, come accaduto, visto che c’è stato un periodo in cui, in giardino, sono andati di moda i felini veri, cautelativamente privati degli artigli – ché non si sa mai. Nell’uscire, l’occhio cade (in tutti i sensi) su un povero Charlot che regge un cartello: «Toilette». De gustibus.•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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