Il mondo dell'arte, si sa, è un luogo di sorprese che spesso giocano sulla provocazione. Lo fece 60 anni fa Piero Manzoni, con la Merda d'artista, la più irriverente delle sue opere, e ancora prima Marcel Duchamp, con l'orinatoio più famoso del mondo. Ora, Brescia, si appresta a sperimentare l'irriverenza artistica di Severino del Bono, artista bresciano che dalle sue donne bendate, in bilico tra iconografia pop e straniamento surrealista (una delle quali realizzata anche per l'Arma), ha incentrato la sua ultima produzione artistica sulla supposta.
L' opera, frutto di un lavoro di minuziosa ingegneria, è alta 5 metri e 10 e pesa 750 kg, ed è stata collaudata a Prevalle prima di essere collocata, per una lunga esposizione, in un luogo iconico di Brescia. Quale? Al momento non è stato ancora rivelato, ma c'è da esserne certi: farà discutere.