Eccolo, è un Brescia da Eder
«Insieme faremo grandi cose»

di Gian Paolo Laffranchi
IL COLPO. Dopo un interminabile tiramolla, l'attaccante brasiliano è ufficialmente un giocatore biancazzurro

Sotto gli occhi di Corioni ha sottoscritto un accordo di cinque anni «Ho sempre desiderato venire qui: non mi resta che segnare tanti gol»
Dal presidente Corioni un regalo in dialetto a Eder: dopo tanto aspettare «adesso vuole vedere»... i gol
Dal presidente Corioni un regalo in dialetto a Eder: dopo tanto aspettare «adesso vuole vedere»... i gol
Dal presidente Corioni un regalo in dialetto a Eder: dopo tanto aspettare «adesso vuole vedere»... i gol
Dal presidente Corioni un regalo in dialetto a Eder: dopo tanto aspettare «adesso vuole vedere»... i gol

E adès öle Eder. Lo slogan è già coniato. Si presta, con il sorriso delle grandi occasioni (e dei grandi acquisti), il presidente del Brescia Gino Corioni. Felice di potersi mettere in posa per la foto-ricordo più sospirata delle ultime estati.
Eccolo qui Eder, bello, giovane e brasiliano. E capocannoniere dell'ultimo campionato di serie B. Certo, si è fatto attendere a lungo, ma ha già promesso che si farà perdonare sul campo a suon di gol.
Il Brescia punta molto su Eder, colpo di mercato nell'estate del ritorno in serie A, a pochi mesi dal centenario.
«E adès öle Eder», non a caso, è anche un concorso inedito lanciato dal Brescia su Internet (www.bresciacalcio.it): 100 maglie con lo slogan stampato sopra e autografate dal neoacquisto saranno consegnate dopo il suo primo gol ai tifosi che si saranno iscritti al sito ufficiale (l'estrazione riguarderà gli utenti registrati dal 6 agosto).
«RIPAGHERÒ tanta fiducia con i fatti», aveva dichiarato Eder a Bresciaoggi nella prima intervista da giocatore del Brescia, pubblicata ieri. Nel suo primo giorno ufficialmente biancazzurro si deve accontentare di definire i dettagli di un'operazione ambiziosa. Ambizioso è l'investimento del club di via Bazoli: 1,5 milioni di euro subito nelle casse dell'Empoli, 4,3 per la comproprietà a fine stagione, 800 mila euro per 5 anni al giocatore.Che, a sua volta, ha l'ambizione di dimostrarsi giocatore da serie A a quasi 24 anni. L'età giusta per esplodere: «Io mi ispiro a grandi campioni, ma finora in serie A ho collezionato soltanto poche apparizioni», ha sottolineato Eder, anche per uscire dalla gabbia di un'etichetta che crede di non meritare: «Fenomeno io... Assolutamente no. Non ho voluto fare il fenomeno. Non intendevo certo fare aspettare il Brescia, che si è fatto avanti sul serio negli ultimi giorni. Ma avevo problemi con l'Empoli».
RISOLTI anche grazie a una buonuscita di 800 mila euro. E adès… öle Eder" è la speranza di tanti tifosi, che vogliono vedere l'attaccante brasiliano protagonista fin dalla prima di campionato a Parma, domenica 29 agosto, al «Tardini». Non vede l'ora lo stesso Eder, che firma il contratto al volo, ma se ne va da Ospitaletto senza doversi cambiare jeans e polo. Niente allenamento e niente amichevole con il Cesena, stasera a Forlì: «Prima devo sbrigare alcune formalità in Toscana».
DA LUNEDÌ la nuova avventura inizierà a tutti gli effetti. L'ex empolese tornerà per restare, accompagnato dalla fidanzata Luciane. Alle ore 18 verrà presentato ufficialmente a Coccaglio. Poi si allenerà con i compagni. Cercherà l'intesa con i partner d'attacco. Quest'ultima prospettiva sembra stuzzicarlo particolarmente.
«Con Possanzini e Caracciolo posso intendermi a meraviglia - assicura Eder -. Due così hanno trascinato il Brescia in A. Io l'anno scorso ho segnato molto, 27 reti, ma vinto nulla. Con il Brescia vorrei salvarmi e togliermi tante belle soddisfazioni. Mi sento un numero 7, ma in attacco posso giocare ovunque voglia l'allenatore. Mi piace variare».
Non a caso nell'ultimo campionato ha trafitto Arcari in 3 modi diversi (di sinistro e su rigore al «Rigamonti» all'andata; di destro su punizione al «Castellani»). Eder ha fretta di mettersi la V sul petto anche perché sa che «bisogna fare, segnare, dimostrare». Il precampionato dei biancazzurri, del resto, è un invito a impegnarsi al di là di ogni teorica gerarchia.
Se il giocatore emergente è uno scnosciuto greco preso in prova, promosso sul campo dopo poche settimane e subito convocato dalla nazionale maggiore... Per un Kone che stupisce, ecco un Eder che deve «solo» confermarsi sui livelli dell'anno scorso. Ma in serie A.

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