economia

Si riaccende l’inflazione: a marzo sale all’1,3%

di Gabriella Giannice
I prezzi tornano ad aumentare dopo la pausa di febbraio. Il carrello della spesa rallenta però la sua corsa dal +3,7% al +3%

L'inflazione torna a salire. A marzo la curva dei prezzi segna un rialzo di mezzo punto e passa dal +0,8% di febbraio a +1,3%. La moderata ripresa dei prezzi era prevista, tenendo conto di alcuni fattori noti come l'attenuarsi della flessione dei prezzi dei prodotti energetici, la fine dei saldi, l'aumento della domanda di beni e servizi legati alla Pasqua che ha pesato sui listini e i prezzi dei trasporti.

Secondo le stime preliminari dell'Istat l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, aumenta dello 0,1% rispetto a febbraio e dell'1,3% rispetto a marzo 2023. Secondo l'indice armonizzato dei prezzi (Ipca) che, a differenza del Nic, tiene conto della fine dei saldi, su base mensile l'aumento dei prezzi risulta dell'1,2%.

Pesa l’energia

«L'accelerazione del tasso d'inflazione parametrato al Nic - spiega l'Istat - si deve principalmente all'attenuazione su base tendenziale della flessione dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (da -17,2% a -10,3%) e regolamentati (da -18,4% a -13,8%) e, in misura minore, alla crescita di quelli dei Servizi relativi ai trasporti (da +3,8% a +4,4%).

Con il dato di marzo l'inflazione acquisita per il 2024 (cioè l'inflazione che si avrebbe se per il resto dell'anno l'indice rimanesse al medesimo livello di marzo) è pari a +0,6% per l'indice generale e a +1,3% per la componente di fondo. Molto distante quindi dalle ultime stime che danno l'inflazione media del 2024 sotto al 2% se non di poco superiore all'1%

I commenti

Dati che inducono alcuni osservatori all'ottimismo. Secondo Confcommercio la stima di marzo «era ampiamente attesa e non deve preoccupare». Sulla stessa linea la Cna, secondo cui «il dato non rappresenta una significativa deviazione del percorso di progressivo rientro dei prezzi» e dunque , «è urgente che la Bce avvii un percorso di discesa dei tassi».

Più preoccupate sembrano le organizzazioni dei consumatori: «La risalita dell'inflazione a marzo è un segnale preoccupante», afferma il Codacons sottolineando che a parte l’energia «tutto aumenta». Il carrello della spesa, infatti, segna un +3%, poco meno del +3,7% registrato nel mese di febbraio. 

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