L’editoriale

I soldi delle multe? In sicurezza

di Maurizio Tira

Maurizio Tira I recenti episodi di distruzione di postazioni fisse di controllo della velocità (autovelox) hanno diviso l’opinione pubblica. Partiamo dal problema. L’incidentalità stradale rimane una piaga per la nostra società: malgrado i rilevantissimi progressi degli ultimi decenni (trent’anni fa i decessi in Italia erano più di 6.000 all’anno, mentre nel 2022 sono stati 3.159), tale numero, cui si aggiungono oltre 220.000 feriti, probabilmente sottostimati, è inaccettabile! Se queste vittime si verificassero nel traffico aereo, ciò corrisponderebbe a 20 catastrofi all’anno di un velivolo di media capienza. Le conseguenze sul traffico aereo sarebbero inimmaginabili e i provvedimenti per la sicurezza drastici. Ebbene, gli incidenti si verificano per cause complesse che vedono tre elementi concorrenti, la qualità dei veicoli, la qualità delle infrastrutture stradali e i comportamenti dei conducenti. Se i sistemi di sicurezza dei veicoli sono molto evoluti, lo stato di manutenzione delle strade dipende molto dalle risorse investite, con differenze sensibili nelle diverse regioni del nostro paese. Infine i comportamenti alla guida: la velocità inappropriata al contesto resta uno dei fattori rilevantissimi in molti incidenti. La velocità massima sulle diverse tipologie funzionali di strade è normata dal Codice della Strada, ma ciò non impedisce di imporre limiti anche inferiori, giustificati tecnicamente, per esempio per la pericolosità della strada. Se l'educazione del conducente è il fondamento, tuttavia la repressione è inevitabile, ma nello stesso tempo i proventi delle sanzioni, ai sensi dell'art. 208 del Codice della Strada "sono devoluti allo Stato, quando le violazioni siano accertate da funzionari, ufficiali ed agenti dello Stato, (...) e alle regioni, province e comuni, quando le violazioni siano accertate da funzionari, ufficiali ed agenti, di questi enti. (...) Una quota pari al 50 % dei proventi spettanti a regioni, province e comuni è destinata a interventi di sostituzione, di ammodernamento, di potenziamento, di messa a norma e di manutenzione della segnaletica delle strade di proprietà; al potenziamento delle attività di controllo, alla manutenzione delle strade, all'installazione, ammodernamento, potenziamento, delle barriere e alla sistemazione del manto stradale, a interventi per la sicurezza stradale degli utenti vulnerabili, quali anziani, bambini, disabili, pedoni e ciclisti, e allo svolgimento di corsi didattici nelle scuole". Verificato che le postazioni di controllo siano preventivamente segnalate e ben visibili, e i limiti adeguati al contesto, quale forma civile di reazione opterei per la ferma rivendicazione che le risorse delle contravvenzioni siano impiegate per migliorare la sicurezza: ciò potrebbe consentire di rivedere i limiti di velocità.

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