La Leonessa

Maniva ieri e oggi, mezzo secolo in 12 ore

Erano gli anni ’70 e su quei saliscendi, fra Pezzoro e il rifugio Bonardi in Maniva, la neve c’era quasi sempre, per parecchi mesi all’anno, in un’alta Valtrompia che sembrava un po’ l’Alaska e un po’ un Presepio, di quelli tappezzati con batuffoli di cotone come si faceva una volta. In quel tempo, mezzo secolo fa ormai, di neve ce n’era così tanta, compatta ma fresca, con una costanza e una regolarità tali, che proprio lassù si disputava una gara scialpinistica chiamata non a caso la «12 Ore»: scalando e pattinando sulle pelli di foca, si poteva sciare per mezza giornata su tutto il tragitto. Poi l’usanza si era persa, il clima è cambiato, la neve si vede nelle settimane centrali dell’inverno, mai sicuri che ce ne sia. Eppure sabato si tornerà a disputare la storica «12 Ore», ma a piedi, di corsa, senza sci: sullo stesso tragitto di allora, ma in un altro mondo.

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