Se il ladro ruba ai più poveri tra gli ultimi

È il capolavoro di Victor Hugo, «I miserabili», parabola del galeotto che si fa galantuomo risorgendo dall’abiezione del crimine all’onestà più luminosa, a insegnarci che per ogni derelitto, vittima della propria umana debolezza e di una zozza società, esiste una possibilità di redenzione. Esiste anche per il 47enne di Ospitaletto ritornato a Canton Mombello per due furti che più meschini non si può: prima ha tentato di sgraffignare pochi oggetti di minimo valore nella casa di un immigrato indiano, poi si è intrufolato nel dormitorio della San Vincenzo, per derubare i senzatetto qui affidati all’umana e celeste pietà. Con tutta la ricchezza che c’è a Brescia rubava ai più poveri, agli ultimi come lui. La speranza è che gli doni il cielo un’altra ricchezza, più elevata, non quella miserabile delle «cose».

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