Baransu, flusso di suoni e visioni con echi ambient

Baransu: licenza di sperimentare per due anime creative bresciane
Baransu: licenza di sperimentare per due anime creative bresciane
Baransu: licenza di sperimentare per due anime creative bresciane
Baransu: licenza di sperimentare per due anime creative bresciane

Musica per momenti: inquietudine. Suoni, visioni e allucinazioni in bilico tra tensione e contemplazione, trame introspettive a delineare un flusso magmatico che esplora nuove frontiere della percezione, ispirandosi alla «retorica di un passato per renderci consapevoli di un futuro imminente». Occhi chiusi e viaggio libero, licenza di sperimentare lungo la sottile linea rossa che separa il visibile dall’invisibile: influenzato dalle produzioni più avanguardiste di label-culto tipo Raster-Noton, Warp e R&S Records, nonché dall’estetica cyber e post-naturale, «Atmospheric landscapes I» è il titolo programmatico del nuovo disco di Baransu, alter ego del producer bresciano Matteo Gualeni (già nella band art-punk DAAM), affiancato dal graphic designer Michael Barteloni, pure bresciano. Fuori sotto l’egida di Mille Plateaux, etichetta tedesca vocata alle produzioni elettroniche radicali, il disco scorre in 5 tracce dai toni limbici e impalpabili, il cui denominatore comune è un processo di ricerca teso alla «rielaborazione di informazioni simbiotiche percepite in strutture naturali e digitali, in grafica generativa e composizione sonora». Come esplicita anche il manifesto del progetto: «L'uomo e la natura... sono ormai onde divergenti di uno stesso fenomeno entropico che non riesce a trovare pace…La dimensione utopica del dominio dell'uomo sulla natura non è altro che un'illusione. Spostarsi verso una prospettiva post antropocentrica e post umana significa accogliere l'alterità decentralizzando i privilegi, al fine di riattivare legami perduti o crearne di nuovi con altri umani e non umani, storicamente costruiti come entità separate e secondarie». Tra echi ambient, rumori e stratificazioni oltre la forma canzone, un’esperienza d’ascolto immersiva e fuori dall’’ordinario, attraverso cui allontanarsi dalla propria fisicità corporea «alla ricerca di un significato che da un'estrema ridondanza e regolarità si estende ad un estremo disordine». Un secondo capitolo è in arrivo a maggio.•. E.Zup. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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