«Evolution City»
la storia è uno show
che sa sorprendere

di Alessandro Faliva

Ogni sera cinque storie avvincenti e sorprendenti per riscoprire personaggi bresciani reali o immaginari. Un dedalo di percorsi che mescola le emozioni teatrali al suggestivo patrimonio artistico della città. L’originale mix è racchiuso nel progetto Evolution City Show - realizzato dal Centro Teatrale Bresciano, diretto da Fausto Cabra - che si snoderà per le vie del centro storico da oggi a mercoledì 19 (pausa il 16).

I CINQUE «viaggi» partono tutti da piazza Loggia, prendendo poi strade diverse per raccontare storie di donne, di uomini, di artisti, di illustri conosciuti ma anche di «illustri sconosciuti». Ed è proprio quest’ultimo il «filone» scelto anche dal vice sindaco Laura Castelletti, che ieri sera, insieme a numerosi partecipanti - tra i quali Manlio Milani - ha «testato» il progetto. Valentina Bartolo e Francesco Sferrazza Papa hanno preso per mano gli spettatori, guidandoli in un viaggio spazio-temporale verso un «Mondo nuovo senza paura» - questo il titolo del percorso -, dalla morte della città alla sua nascita.

Tutto ha inizio in un futuro neanche troppo lontano, il 2065, con Marco, un ingegnere della Protezione civile che si aggira nella città rasa al suolo da un terremoto. Si arriva così a San Cristo e il viaggio fa tappa nel 1974, anno della strage di piazza Loggia. Redento Peroni, tra i feriti dello scoppio della bomba, decide di raccontare ai nipoti quella giornata, affinché la storia non appassisca. Casa Offlaga in Vicolo San Clemente ospita la storia di Alberto Dalla Volta, ragazzo pieno di coraggio raccontato da Primo Levi nel suo capolavoro «Se questo è un uomo». L’anno è il 1945, il luogo Auschwitz. Ancora un passo indietro, per arrivare al 1400. Diamante da Liegi è una prostituta che vuole partecipare alla «corsa delle puttane» che si tiene ogni anno il giorno dell’Assunta. A fare da cornice alla sua storia è il Centro Aiuto alla Vita. Ma il viaggio continua: ora siamo nel Teatro San Desiderio, ma chiudendo gli occhi per un istante sembra di essere nel ’400 con Gaudenzio, vescovo bresciano, «balbuziente della fede», che si interroga su come aiutare una città oppressa.

Per l’ultima tappa si sale nel punto più alto di Palazzo Loggia. Ambientata nel II millennio avanti Cristo con protagonista Troe, il fondatore della città, in punto di morte. Ila, la moglie, è simbolo di tutti quelli che hanno dato un contributo silenzioso alla storia.

Gli spettacoli si svolgono in contemporanea dalle 21, quindi lo spettatore può partecipare ogni sera ad un solo percorso, previa prenotazione (0302808600). L’ingresso costa 10 euro, l’abbonamento al ciclo completo 20.

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