«L’ora di religione» al Morato

Eleazaro Rossi:  classe 1982
Eleazaro Rossi: classe 1982
Eleazaro Rossi:  classe 1982
Eleazaro Rossi: classe 1982

Tutto esaurito al Gran Teatro Morato per Eleazaro Rossi, volto ormai conosciuto ai più per la sua collaborazione con Le Iene e Central Comedy, in scena dopo il successo del tour «The Eleazaro Experience» con il nuovo spettacolo «L’ora di religione». Uno spaccato delle esperienze di vita e di lavoro del comico condite con una manciata abbondante di satira sociale, impiattato grazie ad un’arte comica irresistibile: la stand-up comedy. Allo spegnersi delle luci risuona la voce di Eleazaro Rossi che introduce lo spettacolo con una delle sue più irriverenti battute: «Questa sera, qui al Gran Teatro Morato di Brescia, verrà rappresentato lo spettacolo “L’ora di Religione”. Alcune persone hanno reso possibile questo evento e quindi vorremmo ringraziare: For Laughs’Sake, il Ministero per i Beni Artistici e Culturali ma soprattutto grazie al nostro Führer Adolf Hitler». Ad introdurre lo spettacolo principale ha pensato Altea Bonatesta, coautrice dei pezzi proposti da Eleazaro alle Iene, e per 5 minuti protagonista del palco. Il suo intervento si è focalizzato sulle relazioni, le sue, con una serie di racconti dedicati alle disastrose liasons con alcuni uomini con qui è uscita fino ad oggi. Al termine del breve inciso di Bonatesta ha preso il via l’ora (e mezza) di religione del blasfemo Rossi. Saltellando da un argomento all’altro, in una montagna russa di battute e commenti fuori controllo, Eleazaro ha raccontato i sacrifici al Sole delle popolazioni cannibali precolombiane, passando per l’avventura alle Iene e gli incontri (quasi mistici) con Belen Rodriguez. Ha immaginato il momento in cui Dio ha deciso di creare i cactus, parlando poi di evoluzione e del conseguente «addestramento» degli esseri umani ovvero l’educazione dei bambini. Il teatro si è fatto casa di risate a crepapelle, comfort zone in cui si può ridere di tutto ciò che non è politicamente corretto senza sentirsi in colpa e soprattutto ricordandosi che bisogna saper ridere di qualunque cosa. Con questo nuovo spettacolo Eleazaro Rossi si conferma come uno dei comici più liberi - «splendido ed irriverente» come l’ha apostrofato la stessa Rodriguez - che si possa immaginare.•. Gi.F.

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