Paola Zadra, vivere e pensare a 4 corde «La musica è tutto»

di Fiorenza Bonetti
Paola Zadra: fa parte dei Matia Bazar e con l’orchestra di Rai 2 ha lavorato per «The Voice of Italy»Paola Zadra con Stef Burns, il chitarrista tra gli altri di Vasco Rossi
Paola Zadra: fa parte dei Matia Bazar e con l’orchestra di Rai 2 ha lavorato per «The Voice of Italy»Paola Zadra con Stef Burns, il chitarrista tra gli altri di Vasco Rossi
Paola Zadra: fa parte dei Matia Bazar e con l’orchestra di Rai 2 ha lavorato per «The Voice of Italy»Paola Zadra con Stef Burns, il chitarrista tra gli altri di Vasco Rossi
Paola Zadra: fa parte dei Matia Bazar e con l’orchestra di Rai 2 ha lavorato per «The Voice of Italy»Paola Zadra con Stef Burns, il chitarrista tra gli altri di Vasco Rossi

Cuffia. Concentrazione. Scaletta. Tempi. Zero errori. Manca poco. Si parte. «Alzo gli occhi e lo stadio si sta riempiendo, sento le voci di migliaia di persone. Sono sempre di più. Sono io qui, su questo palco? - ricorda con emozione Paola Zadra, bassista 37enne bresciana, mentre riavvolge il nastro sul suo primo live a San Siro per il tour di Fedez e J-Ax, nel 2014 - Realizzo ciò che ho vissuto solo quando, a casa, due giorni dopo, riguardo la diretta del concerto: sono io, l’ho fatto davvero». SE LO RIPETE chissà quante volte. E pensare che tutto è partito dal padre, grande appassionato di musica: Sting, Peter Gabriel, Phil Collins. «Il primo è un bassista, il secondo suonava con Tony Levin, mio bassista preferito da sempre, e nel terzo album da solista di Collins, suonava con i tre bassisti che amo maggiormente». Era proprio destino, insomma. Così come quando papà, per festeggiare i 17 anni di Paola, le regala un basso. «Un Fender giapponese – ricorda - L’ho restaurato: non lo venderò mai». Alla fine tutto è partito da lì. Uno strumento che la strega sin da piccola, perché «ha un ruolo di sostegno che amo profondamente, rappresenta le fondamenta su cui si costruisce la musica». Allora, terminati i cinque anni al Calini, Paola sceglie di studiare per provare a vivere della sua passione più grande. «Ho frequentato il CPM di Milano – ricorda – guidata dal maestro Dino D’Autorio». Una figura che ben presto si rivelerà centrale nello sviluppo artistico e professionale di Paola. «La grande attenzione che mi ha trasmesso per la lettura mi ha consentito di sviluppare un ulteriore canale della mia professione», ovvero la Tv, in orchestre di primo piano, come quella di Rai 2, lavorando per il talent «The Voice of Italy». «Precisione e tempi stretti sono condizioni irrinunciabili in televisione, mentre nei live c’è maggiore libertà, anche se è fondamentale mantenere l’equilibrio di tutti i musicisti sul palco, seguire le indicazioni del direttore. Con Stef Burns - chitarrista di Vasco ed Alice Cooper - ho capito cosa significhi portare le emozioni sul palco. Come altri musicisti statunitensi con cui ho lavorato - Will Hunt, bassista degli Evanescence, ad esempio - Stef, di cui già amavo la musica che ben conoscevo, è sempre creativo, istintivo e i suoi concerti sono emozione, prima e su tutto. Un modo straordinario di vivere il nostro lavoro». Paola da tre anni è in formazione anche con i Matia Bazar, un pilastro della musica italiana. «Quando la scaletta inizia con canzoni come “Cavallo bianco” resto senza parole – commenta - E penso ancora, con stupore, che al basso, a suonarla, ci sia io». Dorme poco, lavora tanto. Incredula a tratti di quanto ha fatto e umile e impegnata per accogliere ciò che la attende domani. «Un pub o uno stadio, non importa. Ogni musicista vuole dare il massimo – conclude - Non è facile, ma continuo a dare tutto ciò che ho per fare della mia passione più grande il mio lavoro. E penso a come ero, alla mia timidezza, a quanto sia lontana quella persona da chi sono ora. Ma allo stesso tempo quanto ancora sia vicina». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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