Addìo a Francesco
Spampinato penna
di pallacanestro e motori

di V.C.
Francesco Spampinato:  domani avrebbe compiuto settant’anni
Francesco Spampinato: domani avrebbe compiuto settant’anni
Francesco Spampinato:  domani avrebbe compiuto settant’anni
Francesco Spampinato: domani avrebbe compiuto settant’anni

La grande famiglia di Bresciaoggi è in lutto. La morte prematura di Francesco Spampinato, storica firma della pallacanestro e dei motori, ha lasciato tutti sgomenti. Ed è avvenuta, coincidenza beffarda, a 2 giorni dal 70° compleanno, domani, giorno dell’inaugurazione del PalaLeonessa, l’ex Eib, per anni la «casa» di Spampinato. I famigliari avrebbero voluto festeggiarlo come si deve, lui aveva chiesto di non celebrare nulla. Non voleva invecchiare: nello spirito, di sicuro, non lo era. Al nostro Francesco è stata fatale una caduta dalla scala nella sua abitazione di via Cantore, in città, dove viveva da solo. La morte risale a martedì sera ma la scoperta del corpo di Francesco è avvenuta solo ieri mattina. È stata la collaboratrice domestica che, allarmata per l’assenza di risposte al campanello e al cellulare, ha chiamato i vigili del fuoco. Ma è stata una vicina di casa, che aveva una copia delle chiavi dell’attico, ad aprire la porta e a fare la tragica scoperta. Francesco era riverso sul pavimento, con i segni evidenti di una botta tremenda alla testa. Morto sul colpo. Originario di Vobarno, Spampinato è stato docente di educazione fisica e allenatore di basket prima di diventare giornalista pubblicista e assicuratore. COLLABORATORE storico del nostro giornale, aveva un carattere asciutto, capace di fulminare l’interlocutore con uno sguardo che ai più giovani incuteva timore, o con una battuta tagliente. Ma spesso non era indulgente nemmeno con se stesso: un pregio non di molti. In redazione era una miniera di aneddoti e commenti su tutto: dallo sport alla politica. Quando parlava di pallacanestro (si rifiutava di chiamarlo basket: odiava le parole inglesi), emergeva la sua competenza. La sua prosa aveva una qualità: ogni riga conteneva una notizia. Anche nel mondo bresciano dei motori godeva di una credibilità che non era venuto meno nemmeno ora, che non scriveva più da anni. «Spampi», andato in pensione da assicuratore, aveva deciso di dire basta anche al giornalismo. E non ha più scritto davvero, facendo un’eccezione per ricordare Marco Solfrini. Francesco non ne aveva solo celebrato le imprese con il Basket Brescia sulle pagine di Bresciaoggi ma era stato il suo primo allenatore: «Ricordo come fosse oggi quando Marco, suo padre ed io, stipati nella mia Dyane, ci recammo a Cantù per un provino. Il tecnico canturino evitò di dimostrarsi entusiasta del giovanissimo bresciano, quando vide il suo Tombolato, che già spadroneggiava in serie A, prendersi una schiacciatona in testa dal mio Marcone», scriveva Francesco nel ricordo di Solfrini pubblicato nell’edizione di Bresciaoggi di lunedì 26 marzo. Il suo ultimo «pezzo». La notizia del lutto ha suscitato vivo cordoglio, in particolare nella grande famiglia della pallacanestro bresciana. Francesco è stato ricordato in Loggia, durante la presentazione della Germani. La salma di Spampinato è stata ricomposta nella casa del commiato di Sant’Eufemia. I funerali domani alle 15,30 (orario da confermare) nella chiesa di San Barnaba. Poche ore prima dell’inaugurazione del PalaLeonessa, la sua vecchia «casa». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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