Andreas Seppi a Gardone «Siate campioni nella vita»

di Biancamaria Messineo
Foto di gruppo con campione: Andreas Seppi, al centro nella foto, ha incontrato a Gardone Valtrompia gli appassionati conquistando in particolare l’attenzione di tantissimi ragazziSeppi era accompagnato dal suo storico coach Massimo Sartori e dal medico oncologo Alberto Tagliapietra
Foto di gruppo con campione: Andreas Seppi, al centro nella foto, ha incontrato a Gardone Valtrompia gli appassionati conquistando in particolare l’attenzione di tantissimi ragazziSeppi era accompagnato dal suo storico coach Massimo Sartori e dal medico oncologo Alberto Tagliapietra
Foto di gruppo con campione: Andreas Seppi, al centro nella foto, ha incontrato a Gardone Valtrompia gli appassionati conquistando in particolare l’attenzione di tantissimi ragazziSeppi era accompagnato dal suo storico coach Massimo Sartori e dal medico oncologo Alberto Tagliapietra
Foto di gruppo con campione: Andreas Seppi, al centro nella foto, ha incontrato a Gardone Valtrompia gli appassionati conquistando in particolare l’attenzione di tantissimi ragazziSeppi era accompagnato dal suo storico coach Massimo Sartori e dal medico oncologo Alberto Tagliapietra

Trasmettere la passione per lo sport anche al di fuori del campo. È questa la vera stoffa del campione, secondo uno dei campioni indiscussi del tennis italiano, Andreas Seppi. Il giocatore, classe 1984 e originario di Bolzano, è stato l’ospite speciale della trentunesima edizione del Trofeo Città di Gardone Valtrompia, manifestazione ormai storica per il territorio bresciano, organizzata dall’associazione Tennis Gardone V.T. con la nuova collaborazione di Emidio Rossi della Emidio Rossi Tennis School. Tra i primi 100 giocatori al mondo per oltre 15 anni, arrivato al numero 18 nel ranking, Seppi ha disputato consecutivamente 66 tornei del Grande Slam, conquistando vittorie tra i primi 10 al mondo come Nadal (Rotterdam 2008) e Federer (Australian Open 2015), vincendo un montepremi totale di quasi dodici milioni di euro. A Gardone Seppi, insieme al suo storico coach Massimo Sartori e al medico oncologico Alberto Tagliapietra - creatore del progetto «Atleti al tuo fianco» - nel centro Tennis di via 2 Giugno ha incontrato appassionati e, soprattutto, giovani tennisti, nell'incontro intitolato «Sognare non è vietato». «La parola campione ha tante definizioni differenti - ha spiegato Seppi, che all’inizio della carriera aveva provato anche lo scii, poi lasciandolo perché non gli piaceva il freddo - però si è campioni non solo i campo, ma anche fuori. È li che bisogna essere bravi a trasmettere la passione per lo sport e avvicinare la gente alla pratica sportiva. Non è solo questione di vincere partite, ma di rappresentare un buon esempio con talento, testa e passione». Quella passione che secondo Sartori è da sempre riuscito a trasmettere: «Andreas è un ragazzo leale e sincero, una persona che crede molto nel lavoro e ha fatto del lavoro la sua forza, ancora oggi lavora come vent’anni fa, e questo è un esempio importante per i ragazzi che si approcciano al tennis. Negli anni non ha mai avuto paura di quello che aveva davanti, dei cambiamenti. La sua carriera ha rivoluzionato e aperto la strada al tennis italiano». Il giocatore, ora papà di due bambini, ha anche spiegato anche cosa serve, oltre al talento e alla tecnica, per essere un professionista di alto livello: «La qualità che accomuna i primi 10 al mondo? Mentalmente sono veramente forti, in ogni occasione cercano di fare il meglio e alla fine arrivano sempre agli eventi importanti al massimo. A tennis sono in tanti a giocare bene, ma alla fine quello che fa la differenza è saper gestire i momenti, credendo in sé stessi, con fiducia nelle proprie risorse». Generando successo, spettacolo ed emozioni per il pubblico: quello su cui punta Tagliapietra con il suo progetto, di cui Seppi è testimonial. «Con Atleti al tuo fianco usiamo lo sport per raccontare le emozioni di ogni giorno. La lotta contro il cancro è una sfida quotidiana, e le emozioni generate dai campioni sono importanti per capire come si affronta qualcuno che può sembrare imbattibile. Le parole di Seppi diventano un esempio per approcciarsi alla conoscenza dei tumori e degli avversari non solo sul campo, ma anche nella vita. È così che i campioni si trasformano in strumento sociale con il loro percorso sportivo e umano». Ieri pomeriggio intanto è proseguito il torneo con altri quattro match. Tra i giocatori, sono finalmente entrati in campo anche quelli di seconda categoria, e le gare proseguiranno per tutta la prossima settimana, fino al 7 agosto, giorno in cui si disputeranno le finali. •. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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