Serie B

Tegola Borrelli: il Brescia allo sprint play-off senza il suo capocannoniere

di Vincenzo Corbetta
Sospetta frattura del malleolo e stagione finita per l'attaccante dopo l'infortunio di lunedì a Cosenza
Tegola Gennaro Borrelli, 24 anni: il centravanti è il miglior marcatore del Brescia con 9 reti
Tegola Gennaro Borrelli, 24 anni: il centravanti è il miglior marcatore del Brescia con 9 reti
Tegola Gennaro Borrelli, 24 anni: il centravanti è il miglior marcatore del Brescia con 9 reti
Tegola Gennaro Borrelli, 24 anni: il centravanti è il miglior marcatore del Brescia con 9 reti

Nemmeno il tempo di gioire per la vittoria di Cosenza, splendida per il modo in cui è arrivata e per la sua importanza. L’infortunio di Borrelli, con la sospetta frattura del malleolo, priva il Brescia del suo capocannoniere per lo sprint play-off. Una perdita pesante. E sulle cure alla punta (intervento chirurgico o meno), l’ultima parola spetterà al Frosinone, proprietario del cartellino e che consulterà specialisti di fiducia.

Il Brescia ha il diritto di riscatto fissato a 3,2 milioni di euro ma non l’ha ancora esercitato, dunque non può decidere. Si sa benissimo quanto Borrelli sia importante non solo per i gol, 9 finora. Ha qualità che nessun attaccante della rosa possiede: fisicità, capacità di difendere il pallone e tenere su la squadra, elevazione. A 7 giornate dalla fine (la prossima sabato in casa contro il Pisa) Maran deve reinventare l’attacco.

Da cosa ripartire

Da alcune settimane i giocatori inseriti a gara in corso non erano più incisivi come in passato. A Cosenza, invece, coloro che sono entrati dalla panchina hanno pesato eccome nell’economia della partita. La giocata più visibile l’ha fatta Moncini, bravissimo a servire con i tempi giusti Galazzi in occasione della rete decisiva. Ma non solo.

Ultimamente l’attaccante, 7 gol finora ma l’ultimo risale al 3 febbraio (2-0 al Cittadella), quando è stato schierato da titolare si è impegnato in un lavoro oscurissimo, spesso solo contro le difese avversarie, mai in condizione di incidere. A Cosenza ha vinto praticamente tutti i duelli e giocato con intelligenza. Come Bjarnason, tornato il professore di calcio che si conosceva. Il suo ingresso ha dato imprevedibilità e razionalità alla manovra. E anche Bertagnoli è tornato l’incursore che si conosceva e che, a partire dalla gara del 14 aprile a Venezia (sabato con il Pisa no, per squalifica), potrà risultare un’arma in più per lo sprint play-off. Bene anche van de Looi e soprattutto Olzer, che nei 10 minuti in campo ha strappato per 2-3 volte verso la porta calabrese, facendo ammonire 2 avversari.

Le alternative

La soluzione più logica è Moncini perno dell’attacco, come accaduto lunedì. Le caratteristiche sono diverse, ma le doti per guidare il reparto offensivo ci sono.

E anche con Moncini i biancazzurri hanno saputo disputare ottime gare. L’infortunio di Borrelli darà ancora più responsabilità a Galazzi, che ha le qualità tecniche per diventare l’uomo dal tocco in più e non soltanto per la grande abilità sui calci di punizione come si è visto a Cosenza in occasione della pennellata dell’1-1. Fin dai primi minuti Galazzi è stato il più lucido, il più coraggioso nel cercare linee di passaggio non banali per mettere in difficoltà gli avversari. Bianchi è ritrovato sul piano del carattere ma gli manca il gol: non segna dal 23 dicembre, gol-vittoria a Catanzaro. Senza Borrelli servono giocatori concreti sottoporta. Lo può diventare Galazzi, possono tornare a essere Bjarnason dopo i 4 centri dell’andata, Bianchi e Moncini. Da quel che è si visto a Cosenza dopo l’uscita di Borrelli, non è così impossibile.

Suggerimenti