Approvato il bilancio 2022: Sampdoria salva

di Alberto Armanini
La Sampdoria è salva: si iscriverà regolarmente al campionato di Serie B
La Sampdoria è salva: si iscriverà regolarmente al campionato di Serie B
La Sampdoria è salva: si iscriverà regolarmente al campionato di Serie B
La Sampdoria è salva: si iscriverà regolarmente al campionato di Serie B

Ora che la Sampdoria è salva, le speranze di riammissione del Brescia dipendono solo dalla Reggina. Come a dire: se ieri la percentuale era minima oggi è prossima allo zero. A meno di clamorosi colpi di scena (e il più clamoroso sarebbe l’improbabile allargamento della B a 21 squadre) il futuro del Brescia sarà in Serie C. Vero che mancano 3 giorni alla scadenza delle iscrizioni. Vero che nel calcio tutto può succedere. Ma la giornata di ieri ha ribadito un concetto che dalle parti di via Solferino fanno fatica ad accettare: prima si ammette la retrocessione, prima si può programmare il futuro. Già oggi ci si trova in colpevole ritardo sulla tabella di marcia. Lasciar passare altro tempo significa compromettere anche la prossima stagione, con tutti i rischi che questo può comportare. Qualcuno ci aveva sperato. Certamente ci aveva fatto un pensierino il presidente Cellino, sempre attento alle notizie da Genova e Reggio Calabria, tanto che ieri è stato pure depositato il ricorso contro la sentenza salva-Reggina (se ne parla a fianco). Ma Andrea Radrizzani, l’uomo a cui proprio Cellino aveva ceduto il Leeds prima di comprare il Brescia, ha salvato la Sampdoria. L’assemblea degli azionisti della Doria ha approvato il bilancio al 31 dicembre 2022, requisito fondamentale per perfezionare l’iscrizione alla prossima Serie B, e il Tribunale ha dato il via libera al prestito obbligazionario convertibile da 30 milioni che la nuova proprietà verserà nelle casse della Samp per pagare gli stipendi di staff e giocatori e saldare una prima parte dei debiti. «Forza Samp, ricominciAMO» ha scritto Radrizzani su Twitter per celebrare la missione compiuta. Un lieto fine (per la Samp, non per il Brescia) che ora sposta tutta l’attenzione su Reggio Calabria. Di nuovo. Ad oggi però le speranze di vedere la Reggina naufragare sono prossime allo zero. Piaccia o non piaccia, con il parere favorevole del Tribunale il patron Felice Salandini ha il coltello dalla parte del manico. Le dichiarazioni di Abodi e Gravina, le interrogazioni parlamentari e i possibili ricorsi del Brescia non spostano di una virgola la sostanza. «Dopo tutto quello che abbiamo fatto… - ha detto Salandini in conferenza stampa, lasciando intendere che sarebbe folle chiedere una ristrutturazione del debito senza avere le risorse per onorarla -. Segreteria e consulenti sono in piena attività per mettere a punto la documentazione da presentare entro il 20 giugno». Il proprietario della Reggina avrebbe già messo a disposizione circa 6 milioni di euro attraverso la controllata Enjoy srl per pagare i debiti. In parole povere, l’iscrizione dei calabresi alla B non sarebbe a rischio. Certo, bisognerà comunque attendere martedì ma è improbabile un tracollo. L’eventuale nuova chance per il Brescia potrà essere nel pronunciamento della Covisoc (atteso il 30 giugno) che sta monitorando la situazione della Reggina. Oppure nel ricorso, depositato ieri. Ma la storia dice che andare al braccio di ferro non è mai una buona scelta, specie se si cerca di inserirsi nelle difficoltà di altre società. C'è pure il precedente del Lumezzane, che nel 2017 ha inseguito inutilmente la riammissione in C con tanto di ricorso dichiarato inammissibile dal Tar del Lazio nel mese di settembre, dopo ben 3 giornate del campionato 17-18. Aspettando i tribunali la società procrastinò la programmazione della stagione e passò l'intero anno a mettere delle pezze. Errori fatali che portarono il 20 maggio 2018 a retrocedere in Eccellenza. •. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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