Ayé, Bianchi e gli altri: un attacco senza idee che ormai gira a vuoto

Florian Ayé:  5 gol in campionato
Florian Ayé: 5 gol in campionato
Florian Ayé:  5 gol in campionato
Florian Ayé: 5 gol in campionato

Da possibile arma segreta a inequivocabile punto debole. L’attacco è senza dubbio il tallone d’Achille di un Brescia che ha in testa poche idee e tanta confusione. Il reparto offensivo dei biancazzurri gira a vuoto. Crea, ci prova, ma al momento più opportuno non riesce a colpire. La conferma arriva dai 23 gol segnati in tutto il campionato (media di 0.76 ogni 90’), che fanno del pacchetto offensivo a disposizione di Gastaldello quello meno prolifico di tutta la B (insieme al Benevento). «Primo: non prenderle. Secondo: è imperativo vincere. Terzo: non c’è un terzo punto perché i primi due han già detto tutto» spiegava Enzo Bearzot, ct campione del mondo con l’Italia nella spedizione di Spagna 1982. Tutto vero, ma il suo era un calcio diverso da quello attuale. Oggi ritmo e frenesia sostituiscono qualità e tecnica. Si segna di più, ed è inevitabile scoprire anche il fianco alle incursioni delle squadre avversarie. Il Brescia però fatica già ad andare oltre il punto 1, mentre il secondo paletto, quello delle vittorie, è quello che preoccupa di più in casa Brescia. Un risultato per il quale il requisito minimo è il gol. Questione di prolificità, di mentalità. E anche di feeling. Quello che gli attaccanti a disposizione di Gastaldello sembrano aver smarrito. I precedenti 689 minuti senza segnare sembravano un incubo, poi arriva il gol di Bisoli contro il Cagliari a far ritrovare la luce. Sembra l’inizio di un nuovo percorso. Invece il Brescia continua a faticare maledettamente. Come a Venezia, dove per evitare una sconfitta che sarebbe stata tanto immeritata quanto ingenerosa, è necessaria una zampata in mischia di van de Looi. Uno che di ruolo fa il regista e che a metà campo dovrebbe dare ordine al gioco della squadra. Una rete segnata con rabbia e la forza della disperazione. Poi il nuovo passaggio a vuoto contro il Genoa. Cinque conclusioni nello specchio, lo stesso numero dei tiri rossoblù indirizzati verso la porta di Andrenacci, non sono bastati. L’astinenza delle punte comincia ad avere ripercussioni. Florian Ayé, che sotto la gestione di Pep Clotet, aveva raggiunto il suo massimo splendore, sembra il lontano parente di quello che sotto la prima gestione del catalano (stagione 2020/21) si consacrò davanti a mostri sacri come Roberto Baggio e Dario Hübner, segnando per 7 giornate di campionato consecutive. Il suo ultimo trillo risale al 27 novembre 2022, data che segna anche l’ultima vittoria del Brescia: 2-0 alla Spal. Il collega di reparto Flavio Junior Bianchi non esulta dall’8 dicembre: gol prezioso in pieno recupero a Cosenza in un match delicato dove il Brescia aveva sciupato parecchio. Gli altri? Sulla trequarti Galazzi si ferma a 2 gol, come Olzer (infortunato) e Moreo (grande rimpianto, quantomeno per la sua mancata sostituzione sul mercato). Un trillo per Rodríguez, mentre Niemeijer è ancora a secco. A.Maf. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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